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Decreto liquidità, approvato l'odg Baratto: "Moratoria per fallimenti estesa al 31 dicembre"

Approvato ieri l’ordine del giorno del deputato trevigiano che prevede la moratoria per i fallimenti, estesa sino a fine anno.

Decreto liquidità, approvato l'odg Baratto: "Moratoria per fallimenti estesa al 31 dicembre"
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Battaglia parlamentare durata giorni quella che ha visto impegnato sul fronte del Dl liquidità anche il deputato trevigiano Raffaele Baratto.

L'ordine del giorno approvato

Una battaglia parlamentare durata giorni quella che ha visto impegnato sul fronte del Dl liquidità anche il deputato trevigiano Raffaele Baratto, membro della commissione finanze della camera dei deputati e primo firmatario di un ordine del giorno approvato ieri, mercoledì 27 maggio 2020, che prevede la cosiddetta moratoria sui fallimenti estesa fino al 31 dicembre 2020.

L'estensione del provvedimento

Baratto si era speso in commissione e in parlamento con la maggioranza affinché la scadenza prevista all’art. 10 del decreto che aveva inizialmente previsto l’improcedibilità dei ricorsi per fallimento fino al 30 giugno 2020 fosse estesa al 31 dicembre e il suo ordine del giorno è stato infine approvato.

“Si tratta di un passaggio fondamentale” spiega “il primo corollario di questa emergenza è la crisi di liquidità in cui è precipitato il sistema delle nostre imprese. Il tasso di insoluti è vertiginosamente aumentato creando un effetto a catena che rischia di trascinare nei tribunali decine di imprese che prima si trovavano a collaborare.”

Ossigeno per le imprese nella morsa della crisi

“Non possiamo permettere” continua Baratto “che si inneschi un pericoloso cortocircuito. Dobbiamo impedire che il nostro sistema economico, le nostre piccole e medie imprese dopo essere sopravvissute al COVID muoiano per mano dei tribunali in attesa della liquidità promessa dal Governo.”

E così ecco il provvedimento che di fatto dichiara improcedibili i ricorsi per fallimento fino alla data del 31 dicembre 2020, dando così ossigeno a molte imprese oggi strette nella morsa del cosiddetto liquidity crunch.

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