Degrado e spaccio a Treviso, dopo il blitz ci scrive un lettore: "Via Roma prossima al collasso"
Oltre una cinquantine di persone identificate dagli agenti. Un nervo scoperto per residenti e negozianti della zona: "Pessima pubblicità anche coi turisti".
Dopo il blitz della Polizia locale, ci ha scritto un cittadino della zona interessata: "Servono maggiori sforzi".
Situazione pessima soprattutto la sera
Oltre 50 le persone identificate negli ultimi giorni nell'ambito dei controlli antidroga e antidegrado nel quartiere trevigiano che comprende via Roma, via Zorzetto, via Toniolo e la stazione degli autobus. Il blitz della Polizia locale solleva un nervo scoperto tra i residenti e i negozianti delle aree interessate. Tanto che un lettore, proprio in merito all'operazione portata a termine dagli agenti del Comando di via Castello d'Amore, ci ha scritto:
"Il contrasto allo spaccio di droga e il degrado urbano portano giornalmente sanzioni per il consumo di alcol in zone interdette, sanzioni per accattonaggio, identificazione di persone sospette, tra cui, come avvenuto in quest'ultimo caso, un minorenne con 20 grammi di marijuana e un ghanese con già un 'ordine di rintraccio' dalla Questura. A tarda sera, la situazione è pessima anche nei giardini Sant'Andrea (dei quali tutti chiedono una rivalutazione urgente a favore di bambini e anziani) e piazza Borsa, dove sono state situate delle postazioni di controllo fisse".
"Più controlli e telecamere"
Nelle zone interessate alle giornate di mercato sono stati rafforzati i controlli appiedati, come sottolineato dal comandante Gallo.
"I controlli sono aumentati, ma residenti e cittadini vista la pessima situazione chiedono con voce unanime più controlli e specialmente il posizionamento di telecamere. La vivibilità dei residenti in zona è molto compromessa dalla pochissima illuminazione e dalla presenza di panchine che spesso sono ritrovo di spacciatori, barboni e ubriachi".
Una cattiva "pubblicità" con i turisti
Le lamentele oltre che dai cittadini, sembrano arrivare anche dai turisti che entrano a piedi a Treviso, dopo essere scesi nella vicinissima stazione dei treni.
"Intanto le attività commerciali della zona lamentano da tempo questa situazione a volte incontrollabile, tristi di un eventuale abbandono del cliente che potrebbe valutare la zona come inaffidabile. Se non verranno adattate misure forti con un parallelo riordino dell'arredo urbano, la zona in questione potrebbe andare al collasso".