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E' morto l'imprenditore giapponese aggredito a Udine, si aggrava la posizione dei tre giovani Trevigiani

Shimpei Tominaga è stato aggredito dopo essere intervenuto per sedare una rissa. Per Battistella, che ha ammesso di aver tirato il pugno, Djouamaa e Wedam l'ipotesi di reato sarà riformulata a omicidio preterintenzionale

E' morto l'imprenditore giapponese aggredito a Udine, si aggrava la posizione dei tre giovani Trevigiani
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Un pugno ricevuto solo per essere intervenuto in soccorso di un ragazzo vittima del branco. Un colpo che lo ha poi fatto crollare a terra e sbattere violentemente la testa contro il marciapiede. Dopo quattro giorni di agonia in terapia intensiva, purtroppo, Shimpei Tominaga non ce l'ha fatta. L'imprenditore giapponese di 56 anni si è spento all'ospedale di Udine. Si aggrava così la posizione dei suoi aggressori, di cui tre giovani della provincia di Treviso: l'ipotesi di reato, infatti, passa da lesioni gravissime a omicidio preterintenzionale.

Shimpei Tominaga non ce l'ha fatta

E' morto nella serata di martedì, 25 giugno 2024, dopo quattro giorni di agonia, Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, colpito da un pugno mentre cercava di sedare una rissa in un fast-food di via Pelliccerie di Udine.

Una foto di Shimpei insieme al figlio

Il 56enne, che si occupava di export di arredamento made in Italy con il Giappone, era ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale udinese, ma fin da subito erano state attivate le procedure per l'accertamento della morte celebrale.

"Il tuo gesto è stato d'esempio per tutti noi, e, grazie a tua moglie darà continuità alla tua vita salvando altre vite - scrive un amico di Shimpei su Facebook - Noi udinesi 'veri' ti ricorderemo per sempre con orgoglio, perché eri "una bella persona" evito quella che potrebbe essere una retorica da dilettanti, perché dar contro a chi oggi gestisce la città che tu avevi scelto come la tua, sarebbe come darghe a un chel caga!! Grazie infinite per aver amato la mia città come tu fossi stato uno di noi dall'età dell'adolescenza. Fai buon viaggio, e, sappi che hai lasciato buona parte di te in noi, e, pagando caro prezzo, un grande esempio per tuo figlio".

Le indagini della Procura di Udine

Si aggrava la posizione dei tre Trevigiani

Per l'aggressione di venerdì notte, 21 giugno 2024, intorno alle 3,30, sono stati fermati cinque giovani tra i 20 e i 30 anni, tre di loro residenti nella Marca Trevigiana: si tratterebbe di Abdallah Djouamaa e Daniel Wedam di Conegliano e di Samuele Battistella di Mareno di Piave. Nella baby gang si trovavano anche due ucraini residenti a Pescara.

Nel fascicolo di indagine aperto dalla Procura Friulana, la loro posizione si è aggravata: l'ipotesi di reato, infatti, sarà riformulata da lesioni gravissime a omicidio preterintenzionale.

A sferrare il pugno fatale, come ammesso agli inquirenti, Battistella. La sua posizione è la più delicata, mentre i due amici rischiano di essere indagati per concorsi in omicidio. Battistella e Djouamaa erano già finiti a processo per un episodio simile, accusati di lesioni e rapina nei confronti del gestore di un locale di Conegliano aggredito nel 2022.

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