Confartigianato AsoloMontebelluna

Ecobonus 110%, un'attesa che blocca l'edilizia: "Troppe incertezza, rischio boomerang"

Cantieri fermi ed aziende in balia del Governo, l'intervento del presidente di Confartigianato imprese AsoloMontebelluna, Fausto Bosa.

Ecobonus 110%, un'attesa che blocca l'edilizia: "Troppe incertezza, rischio boomerang"
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La proposta dell’ecobonus 110 per cento o bonus ristrutturazione 110 è una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico dei fabbricati ad uso civile e abitazione.

L'intervento del presidente Bosa

“Quella che sembrava essere davvero una buona soluzione e uno strumento di traino e rilancio per il comparto edilizia sta rischiando di diventare un pericoloso boomerang, viste le numerose incertezze interpretative, i ritardi nel chiarirne la portata, le estreme complicazioni che dimostra la norma.”

Lo afferma il Presidente di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna Fausto Bosa, voce delle tante lamentele delle aziende del comparto casa, settore già protagonista di una crisi che si protrae dal 2008. La proposta dell’ecobonus 110 per cento o bonus ristrutturazione 110 è una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico dei fabbricati ad uso civile e abitazione.

Regna l'incertezza

L’iniziativa che dovrebbe prendere avvio assorbendo le spese sostenute a partire già dal 1o luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, non trova però ancora risposte concrete, ed il risultato è un effettivo blocco negli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione, in quanto chi interessato vorrebbe comprensibilmente usufruire di questo beneficio.

“Non risulta chiaro a chi e con quali modalità questi crediti potranno essere ceduti - spiega Sergio Zanella, Vice Presidente di AsoloMontebelluna e testimonianza viva di una delle aziende edili locali. Banche, intermediari finanziari o assicurazioni? Di certo noi imprese da sole non riusciremo a reggere un tale impegno.”

Inadeguato il termine di fine 2021

Al disagio e all’incertezza si aggiunge inoltre il fattore tempo: il termine fissato a fine del 2021 risulta più che mai inadeguato per ideare, progettare e realizzare le opere, specialmente se, come si auspica sia, vi sia un nutrito numero di richieste. In attesa allora della conversione in legge del Decreto e dei provvedimenti attuativi dell’agenzia delle Entrate "confidiamo che vengano considerate le dinamiche e le problematiche reali che talvolta sembrano sfuggire nei tavoli di lavoro del Governo".

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