Espulso per terrorismo islamico, viveva a Breda

Fermato all'aeroporto "Marco Polo" Yahia Mansour, tunisino di 19 anni accusato di terrorismo di matrice islamica. Il giovane inneggiava alla Jihad sul suo profilo Facebook.

Espulso per terrorismo islamico, viveva a Breda
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Yahia Mansor, tunisino di dicannove anni residente a Breda di Piave, è stato espulso per terrorismo islamico. Le forze di intelligence indagavano da tempo sulle sue attività di divulgazione terroristica sul web e su alcuni rapporti sospetti che intratteneva con l'ambiente dell'estremismo islamico. Ieri la polizia lo ha arrestato all'aeroporto "Marco Polo" di Venezia dove si recava di frequente. Yahia frequentava la scuola serale negli istitui "Martini" e "Giorgi" e viveva con il padre in una casa popolare gestita da Ater. In merito alla sua espulsione, la 39esima dall'inizio del 2019, è stato applicato il Decreto Sicurezza firmato il 25 gennaio dal ministro dell'interno Matteo Salvini. Sale a quota 402 il numero di espulsi dal 2015 per terrorismo di natura jihadista.

Sulla bacheca del suo profilo Facebook si possono leggere messaggi inneggianti alla Jihad, al martirio e celebrazioni dedicate ai mujaheddin morti in combattimento. Il giovane aveva anche pubblicamente manifestato il desiderio di sacrificarsi ''in nome di Dio'' e ''della moschea di Gerusalemme'', rivolgendo la sua preghiera ad Allah per poter compiere il jihad.

 

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