Ex Caserma Serena, Baratto (FI): “Subito intervento di esercito e Croce Rossa”
Preoccupazioni in paese sull'eventuale istituzione di una zona rossa.
Sull'ex Caserma Serena non si placa lo scontro politico e ancor di meno le preoccupazioni per quello che a tutti gli effetti rimane il più grande focolaio italiano.
Rimpallo di accuse
Oltre 257 i contagi nella caserma trevigiana su 300 ospiti e un rimpallo di accuse tra ULSS vertici e della cooperativa. Ad intervenire con una posizione molto netta è il parlamentare trevigiano di Forza Italia, Raffaele Baratto che afferma:
“Quello che sta accadendo alla caserma Serena è vergognoso, da giorni assistiamo ad un balletto indecoroso di polemiche mentre il rischio che il contagio si diffonda inesorabilmente aumenta a danno di cittadini ed imprese. Si tratta di un’emergenza sanitaria gravissima che impone di chiudere la Serena ermeticamente, come ha ben spiegato il DG Benazzi.”
Paura per l'istituzione di una Zona Rossa
Baratto ha poi proseguito:
“I danni che può creare questa emergenza non sono nemmeno lontanamente immaginabili. Centinaia di aziende nella nostra provincia stanno tentando una difficile ripresa dopo mesi di lockdown, se il contagio si diffondesse e si fosse costretti ad interventi drastici come l’istituzione di una Zona Rossa, sarebbe la fine. E’ necessario intervenire immediatamente per scongiurare i rischi sanitari e le drammatiche conseguenze economiche che potrebbero derivarne la Serena non va semplicemente chiusa, va messa sotto il controllo dello Stato. Verificheremo le responsabilità che hanno originato questa situazione incredibile ma ,ora, ciò che è chiaro è che la Coop non può gestire questa situazione. Si commissari subito la gestione, intervengano Esercito e Croce Rossa, solo così potremmo assicurare l’ordinata gestione di una crisi sanitaria potenzialmente devastante”.