Sfogo

Fase 2 e sport, da Montebelluna l'appello dell'associazione sportiva: "Noi invisibili, fateci riprendere"

"Ci proponiamo con personale qualificato ed un'area ludico/motoria interna di quasi 300mq, ed un'area verde esterna recintata di quasi 1000mq".

Fase 2 e sport, da Montebelluna l'appello dell'associazione sportiva: "Noi invisibili, fateci riprendere"
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Lo sfogo di Omar Niero dell'associazione sportiva "Shark Fighters KickBoxing" di Montebelluna.

Il grido d'aiuto

"Sono un tecnico qualificato Coni che opera a Montebelluna nella nostra a.s.d. fino a quando portavamo a casa risultati sportivi internazionali e mondiali venivo contattato di continuo, ora che noi sportivi chiediamo di essere ascoltati o di avere delle risposte siamo diventati invisibili".

Non riesce a nascondere l'amarezza Omar Niero, dell'associazione sportiva montebellunese "Shark Fighters KickBoxing" per la situazione di incertezza e disagio in cui versa il mondo dello sport. Ebbene sì, anche e soprattutto al di fuori del pallone.

Fase 2 e sport, da Montebelluna l'appello dell'associazione sportiva: "Noi invisibili, fateci riprendere"

"Mollare mai, bisogna farsi sentire"

"Continuo a sognare entrando nella NOSTRA palestra, continuo a credere nel mio lavoro e i messaggi quotidiani dei ragazzi mi spronano a non mollare. Non ho parole volgari contro nessuno, ma c'è rammarico e delusione per la superficialità con cui viene gestita questa situazione. Ho scritto personalmente alla Regione, ed agli assessori alla sanità e sociale, Manuela Lanzarin, e alla scuola, Elena Donazzan. Leggo con piacere che si intende avviare, in via sperimentale, la riapertura di servizi e scuole per i bambini. Ma la necessità di un graduale ritorno alla normalità dev'essere allargato anche i ragazzi delle scuole primarie e secondarie,che vivono una fase di crescita ad alta conflittualità familiare, soffrono di questa fase di segregazione e hanno bisogno di tornare a vivere esperienze educative di socializzazione, possibilmente valorizzando anche i mesi di giugno, luglio e agosto.

"Possiamo garantire la sicurezza sanitaria dei ragazzi"

Lo sfogo, peraltro sempre molto garbato e argomentato, di Niero prosegue:

"Sembra che l'attivazione dei centri estivi nel territorio potrebbe avvenire in modo graduale, a partire dalle province o zone dove si registra il minor numero di casi positivi, noi come associazione affiliata Coni, da sempre ci occupiamo del benessere psicofisico e motorio di bambini e adolescenti e vogliamo per l'ennesima volta renderci disponibili nella ripresa di una situazione che deve piano piano tornare alla normalità. Ci proponiamo con personale qualificato ed un'area ludico/motoria interna di quasi 300mq, ed un'area verde esterna recintata di quasi 1000mq. Siamo in linea con quanto proposto fin'ora e riteniamo doveroso rispettare quelle che sono le direttive igienico sanitarie oltre a gestire:

  • gruppi che saranno a numero chiuso secondo direttive
  • Orari ingresso-uscita scaglionati in modo di evitare assembramenti
  • ambienti sanificati
  • controlli all'ingresso con misurazione della temperatura quotidiana
  • ventilazione continua dei locali
  • la fornitura a tutti i collaboratori di mascherine e gel - l'attenzione ai contatti
  • il cambio quotidiano del vestiario
  • allontanamento immediato in caso di eventuali sintomi e riammissione sorvegliata accompagnata da presentazione del certificato medico.

L'appello: "Perché noi no?"

"Ritengo che il mondo educativo dello sport possa fare la differenza in questa situazione,quindi diamo la nostra massima disponibilità per la progettazione di un piano di ripresa. A piccole gocce stanno permettendo la ripresa, ma il nostro settore non viene nemmeno preso in considerazione.

  1. La nostra palestra è dotata di finestroni, per un ricircolo dell'aria costante oltre all'impianto di ventilazione.
  2. Possiamo creare classi più piccole di allenamento
  3. Possiamo misurare la temperatura a tutti gli iscritti che entrano nel locale
  4. Possiamo igenizzare il tatami ed il ring con facilità (cosa che già facevamo)
  5. Possiamo far fare lezione con le mascherine.
  6. Possiamo, per gli allenamenti intensi uscire all'aperto e con le dovute distanze, effettuare la lezione

Con tutte queste affermazioni, vorrei comprendere perché io NO. Non so in quale modo,ma riapriremo,non intendo MOLLARE lo devo alla mia famiglia ed ai miei ragazzi che nell'ombra mi sostengono quotidianamente".

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