Treviso

Fase 2, il sindaco Conte furioso: "Non starò fermo, non c'è più tempo"

La proposta del primo cittadino, che è anche presidente di Anci Veneto: "Da adesso ogni regione dovrebbe fare da sé in base alle esigenze del territorio".

Fase 2, il sindaco Conte furioso: "Non starò fermo, non c'è più tempo"
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Dura presa di posizione del sindaco di Treviso nonché presidente Anci, Mario Conte.

Fase 2: "Chi l'ha vista?"

"Mi chiedo dove sia la 'Fase 2'. Sono deluso - molto deluso - dai contenuti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri". Parole e musica del sindaco di Treviso, Mario Conte, che è anche presidente di Anci Veneto, tra i tanti delusi dall'atteggiamento - ritenuto eccessivamente prudente e poco pragmatico (vedi il punto stampa di ieri del Governatore Zaia) - del Governo presieduto dal suo omonimo, Giuseppe Conte.

"I cittadini, i lavoratori, le famiglie di fatto vengono ancora stangati nonostante tutti gli sforzi fatti restando nelle proprie abitazioni, in molti casi nella solitudine più totale e nella sofferenza. Ci sono alcune norme che non stanno in piedi e non lo dico per fare polemica ma, permettetemi una considerazione, salire su un autobus in 20 e non poter andare in negozio DA SOLI e con tutte le precauzioni del caso è pura contraddizione".

L'invito: "Ora ogni regione faccia da sé"

"In Veneto l'emergenza sanitaria è stata gestita in maniera magistrale, sia negli ospedali che nella sensibilizzazione della gente al rispetto delle misure d'urgenza. I cittadini si sono adeguati, hanno collaborato e si sono dimostrati SOLIDALI e RESPONSABILI. Penso che ora, ogni Regione, debba poter gestire la ripartenza nel proprio territorio in base alle specifiche necessità, in base ai bisogni di un preciso contesto economico, produttivo e sociale. Non possiamo aspettare il 18 maggio, il 1 giugno o chissà quando. Non è nemmeno possibile nascondersi dietro i codici ATECO: chi è in sicurezza DEVE POTER RIAPRIRE. Da due mesi le nostre giornate sono scandite da brutte notizie e proprio quando vediamo uno spiraglio di luce arriva quella che voglio definire una vera e propria beffa. In Veneto e nel nostro territorio abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto per aiutare e aiutarci. Ogni giorno lavoriamo per programmare la ripresa, riflettendo sul breve, medio e lungo termine. Sgravi su tributi e imposte, parcheggi gratuiti, approvazione del rendiconto anticipata per liberare 5 milioni per la nostra comunità, sospensione dei canoni d'affitto per gli immobili comunali, servizi per gli anziani, organizzazione dei centri estivi in tutta sicurezza: queste sono solo alcune delle misure adottate dall'8 marzo per aiutare i trevigiani.

Purtroppo, dopo l'annuncio di ieri sera, ci ritroviamo intere categorie che prima di un mese non possono tornare a lavorare e i cittadini che, anche la prossima settimana, non potranno neanche acquistare UN PAIO DI MUTANDE dopo due mesi di chiusure. Negozianti, parrucchieri, estetisti, ristoratori, baristi hanno tutte le ragioni del mondo. Così come i rappresentanti del mondo scolastico e di quello economico! Non una parola su famiglie, su lavoratori, su cultura e su turismo. Non possiamo più aspettare e, ve l'assicuro, mi farò sentire a tutti i livelli. Non ho intenzione di restare fermo. Non c'è più tempo.

L'ordinanza di Zaia

Poi il primo cittadino trevigiano ha commentato anche la nuova ordinanza del presidente della Regione, Luca Zaia.

"Dalle 18 di oggi (ieri per chi legge, ndr.) è in vigore l'ordinanza del Presidente della Regione che rappresenta un ulteriore passo in avanti per tutti noi e la nostra libertà di muoverci. Sono consentiti infatti gli spostamenti per attività motoria all'aria aperta, anche in bicicletta o con altri mezzi nel territorio comunale, rispettando sempre il distanziamento sociale e l'obbligo di mascherina e guanti (o gel idroalcolico). Inoltre, da domani mattina (stamattina, martedì), ci si potrà spostare all'interno della Regione per raggiungere le seconde case, imbarcazioni o velivoli di proprietà per attività di manutenzione e riparazione. Inoltre, sarà consentita la vendita di cibo con il metodo drive-thru (tramite veicolo), senza uscita dei passeggeri. Come ho già avuto modo di commentare c'è delusione per quanto è stato invece annunciato dal Governo in vista del 4 maggio. Servivano fiducia, coraggio e attenzione nei confronti di famiglie, lavoratori, artigiani, categorie produttive. Purtroppo non è stato così. Il Veneto, fra l'altro, è una di quelle Regioni che ha dimostrato e sta dimostrando di affrontare l'emergenza con grande serietà, rispettando protocolli rigorosi e misure precauzionali. Lo dice la curva dei contagi (-3% di positivi), lo dice il calo dei ricoveri ospedalieri e lo svuotamento graduale delle terapie intensive. Lo dice il numero di dimessi e guariti (+5%). Penso che nessuno, di fronte a una pandemia e alla tutela della salute della collettività, si aspettasse un "liberi tutti", ma nemmeno un altro mese di chiusure, con un provvedimento che per alcune categorie è praticamente una condanna".

Fase 2, il sindaco Conte furioso: "Non starò fermo, non c'è più tempo"

La Messa per il patrono San Liberale

"Siete in molti a scrivermi in privato per manifestare il vostro disappunto. Vi capisco e vi dico già che sto raccogliendo una per una le vostre istanze, i vostri sfoghi e la vostra preoccupazione per cercare una soluzione nei limiti delle possibilità dell'Amministrazione o, comunque, per inoltrarle alle istituzioni competenti. Una cosa è certa: a Treviso tutti vogliono rimboccarsi le maniche e tornare a lavorare in sicurezza. Ho partecipato alla Messa per il giorno di San Liberale, Santo Patrono della nostra Città. Ho apprezzato il messaggio del nostro Vescovo Michele Tomasi e la preghiera "affinché rimanga in noi la sapienza e la saggezza per affrontare questa situazione e per farci trovare forme concrete di solidarietà volte a non lasciare nessuno indietro". Non perdiamoci d'animo. Finora ci siamo comportati bene e sono certo che, nonostante gli ostacoli e le avversità del momento, anche se il tunnel ci sembra più lungo del previsto, ne usciremo fuori. Insieme e alla grande.
FORZA TREVIGIANI!".

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