Il giallo di Cimadolmo

Ferite al ventre e al petto, il corpo in una concimaia: trovato senza vita il ristoratore Maurizio Bassetto

Sono tantissimi i punti ancora da chiarire e tutte le ipotesi sono al vaglio...

Ferite al ventre e al petto, il corpo in una concimaia: trovato senza vita il ristoratore Maurizio Bassetto
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E’ stato trovato morto a pochi passi dalla sua abitazione a Cimadolmo. Il suo corpo era all’interno di una concimaia, come ricostruisce il Corriere Veneto, con alcune profonde ferite al petto e al ventre, presumibilmente procurate da armi da taglio. Forse un coltello, forse un rasoio.

Ferite al ventre e al petto, il corpo in una concimaia: trovato senza vita il ristoratore Maurizio Bassetto

E impossibile al momento stabilire con esattezza la natura di quei fendenti che potrebbero aver cagionato la sua morte. A pochi giorni dalla tragica morte di Maurizio Bassetto, 80 anni, storico titolare della trattoria Da Maurizio di Cimadolmo, i dubbi e le perplessità su quel ritrovamento macabro, si infittiscono e non  sembra facile trovare una logica in questa morte. Prima di tutto c’è un aspetto: di fianco al corpo senza vita sono stati trovati un rasoio e un coltello ancora sporchi di sangue.

Un gesto volontario? Oppure qualcosa di diverso? Le ipotesi sono tutte al vaglio degli inquirenti che indagano con prudenza senza escludere il gesto estremo, come detto, ma anche un incidente fatale. Casa e ristorante sono stati posti sotto sequestro e verrà di certo condotto un esame approfondito del cadavere da un medico legale. Di certo l’autopsia potrà fornire tutta una serie di informazioni che restituiranno un quadro più preciso dell’accaduto.

Sulla pista del suicidio, come riporta il Corriere, però, ci sarebbero delle incongruenze. O meglio, delle stranezze. Non avrebbe infatti lasciato alcun biglietto, alcun messaggio, e a detta di chi l’ha incontrato nei giorni precedenti, si sarebbe mostrato sempre allegro e sereno.

Insomma il solito Maurizio. Il quadro però si complica quando si va ad analizzare più a fondo il “profilo” psicologico del ristoratore, che negli ultimi anni era divenuto più brusco, con frequenti scatti d’umore, un po’ diverso da quel “leone” che gli amici ricordano con affetto, quel guerriero sempre pronto a rialzarsi dopo le inevitabili cadute della vita.

Ma dietro all’uomo Maurizio Bassetto, c’era il “personaggio” dalle tinte forti che era balzato agli onori della cronaca in particolare per due episodi. Il primo era stato quando si era opposto a un provvedimento di chiusura di un mese del suo locale da parte delle Forze dell’ordine in seguito a un controllo dei Nas che avevano riscontrato la mancata autorizzazione sanitaria su una partita di carne. E poi per l’allontanamento del prefetto al gala dell’asparago, “colpevole” di essere arrivata sul posto in compagnia del suo cagnolino.

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