Fermata una coppia a Vedelago: volevano assaltare i bancomat con la tecnica del "cash trapping"
Inserendo oggetti metallici nell'apertura dell'erogatore di banconote, i contanti restano incastrati e non possono essere ritirati dagli utenti che si allontanano. A quel punto entrano in azione i malviventi
Insospettiti dalla presenza di una coppia ferma in auto lungo via Marconi a Vedelago, una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta per controllare se non ci fosse nulla di strano. Ma ecco che, nel corso degli accertamenti, è stata fatta una sorprendente scoperta. I due sono infatti stati trovati in possessi di strumenti utilizzati per assaltare i bancomat con la tecnica del "cash trapping". Ecco di cosa si tratta.
Vedelago, fermata coppia pronta ad assaltare bancomat
Quattro congegni pronti all'uso che servono per commettere furti con la tecnica del "cash trapping" e svariato materiale per il confezionamento e il posizionamento degli strumenti. E' questo ciò che una pattuglia dei Carabinieri ha scoperto da un controllo a un'autovettura lungo via Marconi, strada regionale 53 che passa attraverso a Vedelago.
Gli accertamenti dei militari dell'Arma sono scaturiti dopo che la coppia che si trovava all'interno del veicolo, un 27enne e una 23enne di origini rumene, ha insospettito i Carabinieri. Tutto il materiale (compreso di cutter, cacciavite, forbice, tenaglia, nastro biadesivo) è stato posto sotto sequestro e i due stranieri sono stati denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
Cos'è la tecnica del "cash trapping"
Come affermato in precedenza, la coppia di giovani malviventi è stata fermata e denunciata prima che potesse colpire i bancomat del territorio di Vedelago con la tecnica del "cash trapping". Ma di cosa si tratta nello specifico?
Questo particolare modus operandi consiste nell'inserire un oggetto metallico - una sorta di molletta o forcella - nell'apertura dedicata all'erogatore di banconote dello sportello ATM-Bancomat, le banconote restano così incastrate e non possono essere ritirate dall'utente che ritiene che si sia verificato un guasto tecnico e si allontana.
Le banconote vengono successivamente recuperate dal malfattore forzando lo sportellino e "sfilando" la "forcella" con le banconote. Questo tipo di reati viene posto in essere solitamente in ore serali e notturne, a uffici bancari o postali chiusi.