Regionale

Fine quarantena: marciapiede sprofonda e inghiotte runner che finisce all'ospedale

Ben 30 giorni di prognosi e gravi danni al collo e al ginocchio ma poteva decisamente andare peggio...

Fine quarantena: marciapiede sprofonda e inghiotte runner che finisce all'ospedale
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E’ successo lo scorso 3 maggio 2020: una 54enne di Mira è sprofondata nel cratere apertosi per il cedimento di una lastra della pavimentazione: chiederà i danni al Comune.

Cosa è successo

La donna, una cinquantaquattrenne di Mira e appassionata sportiva, attendeva da tempo di poter tornare a correre. La domenica successiva alla modifica delle restrizioni imposte dal Presidente della Regione, Luca Zaia, la donna si è svegliata di buon ora per fare una corsa un po’ più lunga di quelle a cui era stata costretta negli ultimi due mesi. Mai avrebbe pensato di ritrovarsi all’ospedale dopo essere letteralmente “sprofondata” lungo il percorso, a causa dell’incredibile cedimento di una lastra della pavimentazione ai lati di un sottopasso.

I dettagli

La donna, alle 9 del mattino, stava correndo in via Forte Poerio e, più precisamente, si trovava lungo il percorso pedonale che costeggia la rampa del sottopasso, quando all’improvviso non ha più sentito il marciapiede sotto i suoi piedi, ed è stata letteralmente inghiottita dal cratere apertosi dopo che un blocco della pavimentazione è franato al suo passaggio. La signora si è rialzata dolorante ma per fortuna senza fratture ed è tornata a casa. I dolori però erano troppo forti e alla fine ha dovuto ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso di Mirano dove le hanno riscontrato escoriazioni varie, soprattutto all’avambraccio e al ginocchio, e le hanno applicato un collare per la dolorosa cervicalgia che lamentava, per una prognosi inizialmente di dieci giorni che però sono saliti a trenta a causa delle persistenti difficoltà e algie nei movimenti e nella flessione del ginocchio, così come del collo, riscontrati durante un controllo del 13 maggio 2020.

Il risarcimento

La malcapitata ora, attraverso Studio3A, chiederà i danni al Comune di Mira, anche per la gravità del fatto successo, che avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi. Nel punto della caduta e del crollo della lastra è stato nel frattempo posizionato un cartello di “lavori in corso” con del nastro attorno per evitare che altri malcapitati cadano proprio dentro la stessa frattura del manto stradale. La cinquantaquattrenne lancia anche un appello ad alcune persone che hanno visto il fatto e l’hanno soccorsa, ma a cui nello shock del momento non ha chiesto i riferimenti: in particolare, una coppia che correva e un signore che portava a passeggio il cane. La loro testimonianza sarebbe preziosa.

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