Frasi contro la polizia sui muri dell'Abbazia di Mogliano Veneto, denunciati in cinque: "Un danno da 2mila euro"
Si tratta di cinque ragazzi, di cui quattro minorenni: denunciati per vilipendio e per aver danneggiamento alle pareti e al selciato della chiesa di Santa Maria Assunta
Sono stati individuati i responsabili che poche settimane fa, nella notte tra il 22 e il 23 marzo 2024, hanno imbrattato le pareti dell'Abbazia di Santa Maria Assunta a Mogliano Veneto. Si tratta di cinque ragazzi, quattro minorenni e un maggiorenne, che hanno scritto frasi ingiuriose contro le forze dell'Ordine.
Frasi contro la polizia sui muri dell'Abbazia di Mogliano Veneto
Graffiti diffamatori contro la polizia e le forze dell'ordine sono apparsi sul selciato e sulle pareti dell'Abbazia di Santa Maria Assunta a marzo 2024.
A imbrattare i muri della Chiesa una gruppo di giovanissimi, quattro minorenni tra i 16 e i 17 anni e un maggiorenne, alcuni italiani e altri stranieri. Nonostante i vandali avessero girato la telecamera che inquadra l'Abbazia, altre telecamere nella zona hanno registrato le loro azioni, così sono stati individuati e denunciati.
Sono stati denunciati sia coloro che hanno effettivamente disegnato i graffiti, sia i ragazzi che hanno contribuito al vandalismo, passando loro le bombolette spray o suggerendo cosa scrivere.
"I ragazzi sono stati denunciati alla Procura dei Minori non solo per il danneggiamento del muro dell'Abbazia, soggetto a tutela della Sovrintendenza, ma anche per vilipendio avendo scritto frasi offensive contro la polizia", sottolinea l'assessore alla Sicurezza, Marco Donadel.
"Per quanto riguarda i danni non abbiamo ancora una stima precisa, ma si aggirano attorno ai 2mila euro", conclude l'assessore.
Già dal giorno successivo all'imbrattamento dei muri dell'abbazia, a Mogliano Veneto si è venuto a creare non poco clamore. Tra i primi ad esprimersi pubblicamente sulla vicenda c'è stato Giacomo Nilandi, candidato sindaco per il centrosinistra alle prossime elezioni Amministrative, che in un post su Facebook ha scritto:
"Sono appena stato informato che nella notte è stato imbrattato un muro storico dietro la nostra abbazia, con scritte che inneggiano all’odio indiscriminato contro tutte le forze di polizia. Condanniamo nella maniera più assoluta questo atto e il messaggio che vuole esprimere.
Le violenze da parte della polizia a Pisa contro gli studenti in manifestazione sono vergognose e indegne per un paese civile, come lo sono state quelle durante il G8 di Genova e in alcune carceri italiane. Per non parlare degli omicidi di Carlo Giuliani, di Stefano Cucchi, Stefano Uva e quello di Federico Aldrovandi.
Nessuno di questi fatti può tuttavia giustificare facili generalizzazioni utili solo ad esacerbare ulteriormente il clima del dibattito pubblico nel Paese e a fare di tutta l’erba un fascio. La maggior parte dei poliziotti che servono il nostro Paese lo fanno con ammirevole etica, disciplina e onore fino a sacrificare la loro vita per la giustizia e la sicurezza di tutti. Lo fanno con condizioni salariali e di lavoro misere e di sicuro non all’altezza dei rischi che corrono".