Furti in aziende e in abitazioni, tre denunce nel Trevigiano

Tre persone tra i 18 e i 44 anni sono state denunciate negli scorsi giorni dai Carabinieri per diversi furti commessi nella Provincia di Treviso.

Furti in aziende e in abitazioni, tre denunce nel Trevigiano

I Carabinieri della Stazione di Asolo hanno denunciato un 44enne di origine rumena, residente in città, per furto aggravato e continuato. Da maggio, l'uomo ha commesso ripetuti furti di attrezzature da cantiere, come avvitatori, smerigliatrici e tassellatori, per un valore complessivo di circa 3.500 euro, ai danni della ditta Prezero Polymers Italy Spa di Fonte. I militari dell'Arma hanno recuperato il materiale rubato e lo hanno restituito al legittimo proprietario.

I Carabinieri della Stazione di Treviso hanno denunciato un 33enne guatemalteco, residente a Carbonera, per furto. Nella notte tra il 27 e il 28 agosto, l'uomo, in evidente stato di alterazione alcolica, si è avvicinato a un gruppo di persone all'interno del pub “San Thomas” nel centro di Treviso e, con una mossa rapida, ha sottratto il cellulare a uno degli avventori. La vittima ha immediatamente richiesto l'intervento dei Carabinieri, che, una volta rintracciato il colpevole, hanno recuperato il telefonino e lo hanno restituito al proprietario.

Infine, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Conegliano, durante un servizio mirato a contrastare i furti nelle abitazioni, hanno arrestato un 18enne residente in città per furto in abitazione. Nella notte precedente, il giovane aveva tentato di introdursi nel garage di una casa a San Vendemiano, ma è stato disturbato dall'allarme e dalle urla del proprietario.

Successivamente, ha forzato l'ingresso di un capannone della ditta Basei Fulvio Srl, dove è stato sorpreso dai Carabinieri mentre rubava quattro cutter. Gli utensili sono stati restituiti al proprietario e, durante la perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di uno scalpello, che è stato sequestrato. Dopo aver chiarito i fatti, il 18enne è stato arrestato e successivamente rilasciato su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Treviso.