Gattino torna a casa ferito e sporco di sangue, qualcuno gli ha sparato con una carabina ad aria compressa
Fortunatamente Ginger ce l'ha fatta, ma la sua padrona ha denunciato ai carabinieri l'accaduto. L'ENPA Treviso: "E' ora di giustizia per Ginger e per ogni animale che ha subito atti simili"
Ancora un episodio di violenza sugli animali in provincia di Treviso. Dopo la morte di Piccola, la cagnolina di 18 anni che lo scorso 16 marzo 2024 è deceduta dopo essere stata lanciata da un'auto in corsa a Ponzano Veneto, una triste vicenda si è verificata questa volta a Istrana il 24 marzo 2024.
Il gattino torna a casa ferito e sporco di sangue: qualcuno gli ha sparato
Protagonista di questa brutta storia Ginger, un gattino di circa 4 anni, che è stato colpito con una carabina ad aria compressa nella tarda serata del 24 marzo scorso.
A raccontare la storia "coraggiosa" di Ginger è l'ENPA di Treviso, sezione dove il gattino è stato adottato da Martina.
"Vi presento Ginger, un adorabile gattino bianco e rosso di circa 4 anni, adottato presso ENPA sezione di Treviso. Sin dai primi giorni, Ginger ha dimostrato di essere un micio speciale, nonostante una leggera zoppia alla zampa dovuta a una vecchia ferita. Con amore e cure da parte della sua padroncina Martina, Ginger è cresciuto felice, amante del gioco, curioso e tanto coccolone", così i volontari hanno descritto il micio.
"Tuttavia, - prosegue il post - la vita di Ginger è stata messa in pericolo il 24 marzo a Istrana, in provincia di Treviso. Verso le 23, Ginger è tornato a casa visibilmente sporco di sangue e dolorante. Martina, senza esitazione, lo ha soccorso immediatamente, portandolo presso una clinica specializzata".
Dopo essere stato visitato si è scoperto che Ginger era stato colpito con una carabina ad aria compressa. E' molto probabile che il micio sia stato bersagliato nelle vicinanze della sua casa, infatti, avendo un problema alla zampa, solitamente non si allontana dall'abitazione.
"Le lesioni interne erano gravi, ma grazie al miracolo dei veterinari, Ginger ha lottato e si è aggrappato alla vita. Tornato a casa, Ginger ha affrontato una lunga strada di recupero, ma con pazienza, tempo e tanto amore, è tornato il micio dolce e giocherellone di sempre".
Fortunatamente Ginger ce l'ha fatta, ma la sua padrona ha denunciato ai carabinieri l'accaduto.
"Vi chiediamo di condividere questa storia affinché raggiunga quanti più occhi possibile. Perché solo attraverso la diffusione e la consapevolezza possiamo combattere la crudeltà e proteggere i nostri amici a quattro zampe. È ora di far sentire la nostra voce, è ora di giustizia per Ginger e per ogni animale che ha subito atti simili. Non resteremo in silenzio di fronte alla violenza. Uniamoci e combattiamo insieme per un mondo più giusto e migliore. La storia di Ginger potrebbe essere la storia del tuo cucciolo. Difendiamoli con tutte le nostre forze".
L'appello a Zaia
A conclusione del lungo post i volontari dell'ENPA hanno lanciato un appello al Presidente del Veneto Luca Zaia per accelerare i tempi per una nuova legge a tutela degli animali:
"Un sincero ringraziamento ai carabinieri di Istrana per il loro encomiabile lavoro, e un appello al Governatore Luca Zaia affinché acceleri i tempi per una nuova legge sulla tutela e il benessere degli animali", concludono i volontari.
La richiesta era stata espressa già dopo il tragico episodio di Ponzano. Dopo la tragedia della cagnolina lanciata dal finestrino, Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell'Ente Nazionale Protezione Animali, ha scritto al Governatore del Veneto Luca Zaia, esprimendo la necessità di accelerare l'approvazione della nuova legge regionale sul benessere animale, che è rimasta bloccata per troppo tempo presso il Consiglio in attesa di discussione.
In Veneto, c'è un buon disegno di legge sulla tutela del benessere animale che però è fermo, spiega l'Enpa. Questo disegno di legge propone miglioramenti significativi per la protezione dei cani e dei gatti sul territorio e punisce coloro che commettono crimini contro gli animali.
Rocchi ha scritto quindi a Zaia, chiedendo non solo una condanna decisa di questi atti, ma anche azioni concrete per prevenirli. La ripresa dell'iter e l'approvazione della nuova legge sul benessere animale sono considerate una priorità.