Giorno del Ricordo a Treviso: inaugurata la nuova via dedicata a Norma Cossetto
Due cerimonie in forma ridotta. Ricordati gli esuli giuliano dalmati anche alla Chiesa Votiva.
In occasione del Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, è stata inaugurata a Treviso la nuova via intitolata a Norma Cossetto.
Giorno del Ricordo a Treviso, la cerimonia stamattina
Questa mattina, mercoledì 10 febbraio 2021, in occasione del Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, è stata inaugurata la nuova via intitolata a Norma Cossetto, studentessa universitaria di Santa Domenica di Visnada, violentata, uccisa e gettata in una foiba nel 1943.
Il sindaco di Treviso Mario Conte, prima della scopertura dell’insegna, ha sottolineato che le iniziative che ricordano le vittime degli orrori e della sopraffazione, «devono essere assolutamente scevre da ogni ideologia o appartenenza e rappresentare una condanna comune e ferma all’odio e all’estremismo oltre che un invito a far sì che la testimonianza, che fra qualche anno non potrà più essere diretta, giunga alle nuove generazioni».
La toccante testimonianza
Nuove generazioni rappresentate dagli studenti delle scuole medie Coletti, situate proprio nei pressi della laterale di via Santa Bona Nuova che hanno suonato l’inno nazionale e ascoltato l’accorata e commuovente testimonianza di Andrea Patelli, istriano e membro di ANVGD:
«Pensate se a 9 anni vi costringessero a lasciare la vostra terra, i paesi di cui conoscete ogni singola pietra. Siete fortunati a vivere in un paese libero e democratico».
Presente anche il Prefetto Maria Rosaria Laganà, che ha sottolineato come la vicenda di Norma Cossetto rappresenti una nazione intera e che la sua storia debba unire le comunità nella condanna alla violenza sulle donne.
La seconda cerimonia
Una seconda cerimonia si è tenuta alla lapide degli esuli giuliano dalmati, in via Scarpa, nei pressi della Chiesa Votiva. Dopo il momento di raccoglimento sulle note del Silenzio è stata letta da alcuni esuli di ANVGD l’Invocazione per le vittime delle foibe, scritta da Monsignor Antonio Santin.