Violenza sfrenata

Giovani clienti del locale pestati a sangue e rapinati: 20enne arrestato

Ben due gazzelle del Radiomobile trevigiano sono intervenute verso le 5 di mattina di domenica all’esterno di un locale di via Pisani di Monastier, trovando le vittime sotto shock.

Giovani clienti del locale pestati a sangue e rapinati: 20enne arrestato
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Arrestato in flagranza di reato un 20enne autore di furti e rapine a mano armata in danno di giovanissimi avventori di un locale.

Giovani clienti del locale pestati a sangue e rapinati

I Carabinieri della Compagnia di Treviso hanno proceduto, all’alba di ieri domenica 3 ottobre 2021, all’arresto di un 20enne dimorante nel bellunese, D.A., per i reati di rapina aggravata e ricettazione.

Ben due gazzelle del Radiomobile trevigiano intervenivano infatti, verso le 5 di mattina di domenica, all’esterno di un locale di via Pisani di Monastier (TV), a seguito di una segnalazione alla Centrale Operativa dell’Arma che riferiva di un’aggressione con contestuale rapina a mano armata in danno di alcuni giovani.

Venivano, nella circostanza, subito identificate in loco dagli operanti le due vittime della rapina, sanguinanti, con evidenti segni di pestaggio e ancora in stato di shock: un 18enne e un 17enne originari della provincia di Venezia.

La brutale aggressione

Secondo il racconto fornito dai due malcapitati, che successivamente medicati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Treviso rimediavano alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate, gli stessi erano stati avvicinati da un folto gruppo di giovani fra i quali D.A. che li affrontava spingendoli contro una ringhiera, minacciandoli con un coltello e, infine, scaraventandoli a terra e colpendo uno dei due, il minore, con un calcio alla testa.

I due aggrediti, terrorizzati, avevano quindi consegnato al rapinatore i propri portafogli con il contante nella loro disponibilità. I militari operanti andavano immediatamente alla ricerca dell’aggressore e dopo pochi minuti lo sorprendevano nella limitrofa via Roma, accovacciato dietro una siepe e travisato da un cappuccio.

Il "bottino"

Il giovane veniva prontamente bloccato e perquisito: all’interno della borsa in suo possesso i Carabinieri scoprivano quello che da successivi accertamenti è risultato un vero e proprio “bottino” che D.A. aveva verosimilmente raccolto nel corso della serata: venivano infatti rinvenute non solo le banconote e le monete sottratte ai due giovani malmenati, ma pure un orecchino con brillantini sottratto a un 15enne di Silea che era stato affrontato da D.A. in precedenza all’interno del locale e che, nel frattempo, si avvicinava ai Carabinieri raccontando l’accaduto (sotto la minaccia di un coltello gli era stato strappato l’orecchino dall’orecchio) e riconoscendo l’aggressore, nonché un telefono cellulare risultato oggetto di furto, avvenuto nella stessa serata, in danno di una 18enne di Treviso, infine una giacca in felpa indossata dall’indagato al momento dell’arresto, un orologio in acciaio, una catenina ed un anello in metallo, un telefono cellulare ed un portadocumenti sui quali sono in corso approfondimenti ma ritenuti verosimilmente oggetto di ulteriori reati commessi dall’indagato.

Per le violente condotte poste in essere D.A. veniva dichiarato in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, condotto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale di Treviso.

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