Il Comune diffida la Fonderia per il superamento dei limiti acustici

Montebelluna, emessa anche una sanzione di 2mila euro da parte dell’Arpav.

Il Comune diffida la Fonderia per il superamento dei limiti acustici
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Il Comune diffida la Fonderia per il superamento dei limiti acustici. Arrivano i primi risultati dei controlli in corso da parte Arpav sulla Fonderia Corrà, richiesti dal Comune.

Oggi il dirigente del settore governo del territorio, preso atto del verbale redatto dall’Arpav il 30 maggio 2019 e trasmesso al Comune, ieri, mercoledì 5 giugno, ha provveduto ad emettere una diffida nei confronti della Fonderia Corrà Spa sita in via Cal Piccole a Montebelluna.

Il verbale dell’Arpav rileva il superamento dei limiti acustici prodotto dallo stabilimento. I rilievi sono stati effettuati in alcune abitazioni situate in via Feltrina sud e in via Val Piccole sia in periodi diurni che notturni.

Si tratta del superamento dei limiti assoluti di immissioni valevoli per la classe acustica 4 (area ad intensa attività umana) stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale.

L’Arpav ha proposto l’emissione da parte del Comune di un provvedimento col quale fa carico alla ditta di presentare un progetto di una bonifica acustica completo di cronoprogramma.

Poiché il Comune esercita la funzione amministrativa relativa al contenimento di inquinamento acustico prodotto dalle sorgenti fisse ai sensi dell’articolo 14 della Legge 447/1995, e ritenuto necessario che la Fonderia provveda in tempi brevi a far rientrare le emissioni rumorose entro i limiti imposti dalla vigente normativa, la diffida emessa oggi impone alla ditta Fonderia Corrà di presentare il progetto di bonifica acustica completo di cronoprogramma entro il termine di 30 giorni dal ricevimento del provvedimento che dimostri le modalità e gli interventi necessari al fine del rispetto dei limiti acustici i previsti dalla normativa vigente per quella zona.

L’Arpav ha altresì sanzionato la violazione registrata con una multa di 2000 euro da versare al Comune di Montebelluna.

Interviene il sindaco Marzio Favero: “Con questi primi rilievi scientifici si esce dai se e dai ma e si dimostra che il disagio lamentato dai residenti nella dimensione dell’inquinamento acustico è reale e bisogna provvedere a rimuovere la causa dello stesso e in tempi celeri. Il Comune ha imposto 30 giorni per la presentazione del piano di rientro con il relativo cronoprogramma. Ricordo la serata tenutasi sul tema della Fonderia tenutasi lo scorso ottobre a Guarda alla presenza della cittadinanza - aggiunge il sindaco -: erano presenti tutti i soggetti co-interessati, il Comune supportato dal Comitato civico e dal Comitato Aria Pulita, la Provincia, l’Ulss, l’Arpav, i titolari della Fonderia, il sindacato dei lavoratori, la Polizia locale, e in tale occasione si era convenuto e stabilito che entro la fine del 2018 la ditta avrebbe dovuto completare i lavori di messa a dimora degli impianti di aspirazione lungo il ciclo produttivo prescritti dalla Provincia e che il Comune e la Provincia, attraverso l’Arpav, avrebbero provveduto ai necessari controlli ambientali per verificare il rispetto delle emissioni sia di sostanze in atmosfera sia acustiche. Obiettivo condiviso da tutti i presenti: garantire la compatibilità fra le attività di un’impresa che ha una lunga storia in città con le legittime esigenze di tutela della salute pubblica sia dei residenti sia per i lavoratori. Dispiace constatare che purtroppo i controlli sulle emissioni sonore portano in luce episodi di inquinamento acustico".

"La sanzione dell’Arpav e la diffida da parte del Comune sono atti necessari - sottolinea Favero -. Preciso una cosa: ovverosia che in questo caso interviene il Comune e non la Provincia perché la norma attribuisce al Comune il contenimento dell’inquinamento acustico, mentre alla Provincia spetta di intervenire in caso del mancato rispetto dei valori ammessi con l’AIA (Autorizzazione integrata ambientale) che peraltro per il 2019 prevede dei valori di emissione ammessi decisamente inferiori rispetto all’anno precedente, proprio a seguito della realizzazione dei nuovi impianti di aspirazione. Mi dispiace ancora più rilevare che continuano ad arrivare segnalazioni da parte dei residenti alla Polizia anche per quanto riguarda il disagio prodotto dagli odori. E’ chiaro che un ruolo decisivo per il futuro a breve termine lo avranno i risultati dei campionamenti in corso sulle emissioni ed immissioni in atmosfera. Si sta infatti chiudendo la campagna di monitoraggio durata circa sei mesi, condotta dall’Arpav con un’apposita centralina messa a disposizione dalla Regione, che è stata collocata nei pressi della Fonderia. Gli impegni presi dalle istituzioni e dalla ditta davanti ai cittadini di Guarda devono essere rispettati perché il diritto alla salute è prioritario e prevalente rispetto a tutte le altre ragioni. Ringrazio l’Arpav per aver accolto le istanze del Comune e dei cittadini e so che la Provincia a sua volta sta aspettando l’esito delle indagini dell’Arpav per adottare le misure conseguenti”, conclude il primo cittadino montebellunese.

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