il mistero si infittisce

Il giallo della morte di Anica Panfile: dal prestito da 10mila euro al colpo mortale sferrato mentre era legata

E' stato Franco Battaggia in un'intervista tv a parlare per primo dei soldi che la donna gli avrebbe chiesto prima di morire, ma il compagno nega

Il giallo della morte di Anica Panfile: dal prestito da 10mila euro al colpo mortale sferrato mentre era legata
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Sul corpo della donna sono stati trovati segni di costrizione: quando l'hanno picchiata aveva i polsi legati

Il giallo della morte di Anica Panfile: dal prestito da 10mila euro al colpo mortale sferrato mentre era legata

Nuove rivelazioni gettano ancora ombre sulla morte di Anica Panfile, la 31enne madre di 4 bambini trovata senza vita da un pescatore domenica 21 maggio 2023 a Spresiano, sul greto del fiume Piave. Un prestito di una decina di migliaia di euro di cui nessuno era a conoscenza e il fatto che Anica fosse stata legata mentre veniva picchiata. La sua morte infatti sarebbe stata provocata dallo sfondamento della parete occipitale sinistra: un colpo mortale inferto con facilità dato che la donna non poteva difendersi, lo testimonierebbero i lividi ai polsi lasciati probabilmente da un corda.

 Il giallo del prestito

Alla trasmissione mediaset "Quarto grado" il 76enne Franco Battaggia, titolare di una pescheria ad Arcade, avrebbe parlato di un prestito di 10mila euro di cui nemmeno il compagno di Anica Panfile era a conoscenza. La donna gli avrebbe chiesto aiuto e proprio il giorno della sua morte Battaggia le avrebbe consegnato "un acconto" di 5mila euro. Una storia che per Luigino De Biasi, compagno di Anica, non sta in piedi. Lui non conferma problemi economici tali da richiedere la necessità di procurarsi cifre simili. Con Anica viveva una vita tranquilla seppur segnata da qualche periodo in cui arrivare a fine mese era un po' più difficoltoso. L'unico legame che lui riconosce tra la compagna e Battaggia è quello di lavoro: Anica faceva le pulizie a casa sua un paio di volte al mese, niente di più.

 

 

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