Il poeta in bicicletta che non c'è più: addio Bordignon
Castellano doc, si è spento a 87 anni. Era solito girare per la città su due ruote in cerca di ispirazione. Il sindaco: "Cantore della quotidianità".
Il poeta in bicicletta che non c'è più: addio Bordignon
La città ha salutato solo da pochi giorni il suo poeta in bicicletta, il cui ricordo resta e resterà sempre vivo nei castellani. In tanti si sono stretti attorno a Giancarlo Bordignon per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. Si è spento a 87 anni il poeta amato e conosciuto da tutti in città, noto per girare instancabilmente in sella al suo amato mezzo a pedali, su e giù per le mura e dentro il castello raggiungendo anche le frazioni limitrofe alla ricerca dell’ispirazione per il suo prossimo testo in versi. Un amore quello dei castellani per Bordignon che andava oltre alla sua arte e investiva tutta la sua persona tanto che, nel 2017 sono stati gli stessi cittadini ad aiutarlo nella pubblicazione di una raccolta di poesie, scritti e disegni diventando così, per «Sulle orme dei creato», degli editori civili. Al passaggio di Bordignon si respirava un’aria diversa, fatta di arte pura che lui trasferiva in un attimo in un rotolo di carta che teneva sempre sotto la sella della sua bicicletta, pronto all’uso e soprattutto pronto a catturare ogni sensazione ed emozione. A Bordignon bastava poco, un sorriso, una stretta di mano, uno sguardo e in lui quello che vedeva diventava subito una poesia che donava immediatamente alla musa che lo aveva ispirato.
Il commiato del sindaco Marcon
Su di lui, il sindaco Stefano Marcon aveva espresso parole di grande stima nella prefazione del libro stampato collettivamente dai castellani: «Svariati sono i modi in cui si può rappresentare la propria città ed esserne ambasciatori, una è la letteratura e nel caso di questa fatica letteraria, la poesia. Giancarlo Bordignon sa essere parte integrante del nostro esistere, non solo perché in dolce rima è capace di raccontare la quotidianità ma anche perché la sa vivere, girando in sella alla sua bicicletta ed aprendosi agli altri».
Castellano doc, la sua storia
Bordignon era un castellano doc, nato nel 1932 a Castelfranco, liceale presso il Giorgione con una carriera avviata prima nell’insegnamento con una specializzazione negli studi all’istituto tecnico di radiologia di Padova. Da qui una carriera nel mondo sanitario come tecnico di radiologia negli ospedali di Castelfranco, Cittadella e Bovolone. Fu docente di corsi sanitari per apprendisti organizzati dal Comune ma poi si era dedicato a pieno alla sua passione, la poesia, coltivandola sulle strade di Castelfranco con il contatto vivo e umano con le persone, i principali protagonisti della sua arte. E alla sua poesia non è mancato il riconoscimento che gli ha fatto ottenere due premi internazionali per la poesia Grolla d’oro, nel 1993 e nel 1999 e anche l’onore di vedere i suoi testi musicati da Giusto Pio, autore di alcune delle musiche più celebri di Franco Battiato. Da qualche tempo era seguito dai servizi sociali del Comune ma l’affetto intorno a lui non mancava e, a testimoniarlo è stata anche la grande partecipazione alle sue esequie tenutesi in Duomo mercoledì scorso. Nel dicembre dello scorso anno, Bordignon fu vittima di un furto e si è visto portare via, in pochi istanti, la sua bicicletta e le sue poesie, circa 70. Queste ultime sono state poi fortunatamente ritrovate mentre la fine della bicicletta resta tutt’oggi un mistero.