Odio etnico e razziale

Imbrattamento con svastiche e scritte antisemite, denunciati due giovani italiani

Un episodio che risale al 16 dicembre 2023: dopo la chiusura del villaggio di Natale, erano stati deturpati diversi muri del centro di Conegliano

Imbrattamento con svastiche e scritte antisemite, denunciati due giovani italiani
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La Polizia di Stato, al termine di un'articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, ha denunciato due giovani italiani, nati rispettivamente nel 1997 e nel 2000, per l'imbrattamento di numerosi edifici a Conegliano con svastiche, croci celtiche e scritte antisemite.

Le indagini: le telecamere e i social media

L'episodio risale alla notte del 16 dicembre 2023, quando, approfittando della chiusura del villaggio di Natale, i due ragazzi hanno utilizzato una bomboletta spray nera per deturpare i muri del condominio Shopping Center, la galleria di via Cavour (all'intersezione con via Colombo) e una colonna del porticato dello storico Palazzo Gera Minucci – Palazzo Basso.

Galleria Shopping Center imbrattamento simboli nazisti Conegliano
Galleria Shopping Center

L'indagine, condotta dal Commissariato di Conegliano, è stata basata sulla revisione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadine e su un attento monitoraggio dei profili social dei sospettati.

Grazie a queste prove, gli agenti sono riusciti a identificare i due giovani, rispettivamente di 28 e 25 anni. Durante le perquisizioni domiciliari, sono stati trovati e sequestrati gli indumenti indossati durante l'imbrattamento, confermando i risultati delle indagini.

Le accuse: imbrattamento e odio razziale

I due giovani sono stati accusati del reato di imbrattamento con l'aggravante della finalità di odio etnico e razziale. Inoltre, a loro carico è stato contestato il reato previsto dall'articolo 518-duodecies del Codice Penale, introdotto nel 2022 per la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico.

La Polizia di Stato ha notificato ad entrambi gli indagati l'avviso di conclusione delle indagini, aprendo così la strada alla fase processuale.

Emanuele Manfredo Fioravanzo 

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