Controlli in provincia

Importazione illegale di auto di lusso, la Finanza di Treviso sequestra due Audi e una Mercedes

Sequestrate una Audi A6 Avant del valore di 55.000 euro, una Mercedes-Benz GLE-350 da 46.000 euro e una Audi RS6 da 30.000 euro

Importazione illegale di auto di lusso, la Finanza di Treviso sequestra due Audi e una Mercedes
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La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato tre autovetture di lusso immatricolate all’estero e introdotte illegalmente in Italia, senza il pagamento dei dazi doganali e dell’IVA.

Importazione illegale di auto di lusso, tre sequestri

I veicoli, una Audi A6 Avant del valore di 55.000 euro, una Mercedes-Benz GLE-350 da 46.000 euro e una Audi RS6 da 30.000 euro, erano in uso a cittadini di origine straniera residenti stabilmente in Italia rispettivamente nelle province di Mantova e Venezia.

Le auto erano state importate in violazione delle norme doganali europee che consentono l’esonero dai dazi solo per veicoli immatricolati in Paesi extra-UE condotti temporaneamente da non residenti nell’Unione. Gli accertamenti della Finanza, svolti nei pressi dell’aeroporto di Treviso e vicino al casello autostradale “Venezia Est”, hanno evidenziato che i conducenti risiedevano in Italia da anni, con legami familiari e lavorativi consolidati, e dunque non avevano diritto a beneficiare del regime di importazione temporanea.

Nei confronti dei due soggetti residenti in provincia di Venezia è stata applicata una sanzione amministrativa tributaria e i veicoli sono stati sequestrati. Per il residente a Mantova, invece, è scattata anche la denuncia all’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro.

L’operazione si inserisce in una più ampia attività di contrasto al fenomeno della circolazione illegale di veicoli extra-UE avviata dal Gruppo di Treviso, che in passato aveva già portato al sequestro di auto di alto valore commerciale, tra cui una Bentley Continental, una Porsche Cayenne GTS e diverse Audi, Mercedes e BMW, tutte condotte da cittadini stranieri stabilmente residenti in Italia.

Oltre al danno erariale, questo tipo di condotte consente di evitare il pagamento del bollo auto, dei pedaggi autostradali e di rendere il veicolo di fatto non rintracciabile in caso di violazioni stradali non contestate sul momento.

L’intervento delle Fiamme Gialle, condotto con il supporto dell’Ufficio delle Dogane, ha così permesso di recuperare tributi evasi e avviare il percorso di confisca definitiva dei mezzi, che potranno essere acquisiti al patrimonio dello Stato.

La diffusione del comunicato è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso, nel rispetto del diritto di cronaca e della presunzione di innocenza degli indagati, in attesa dell’eventuale sentenza definitiva.

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