In arrivo quattro enterostomisti nel distretto Ulss 2
La dottoressa Fanni Guidolin ha raggiunto il suo obiettivo: figure professionali nel distretto sanitario per il problema dell incontinenza.
In arrivo quattro enterostomisti nel distretto Ulss 2. Questo è l’importante annuncio di questi giorni dell’Ulss 2 di Treviso. Un’innovazione preziosa per la quale ci sono persone che da anni, soprattutto nella Castellana e nel Montebellunese, si stanno battendo per sensibilizzare istituzioni e comunità sul tema. Realtà come l’Associazione incontinenti e stomizzati di Castelfranco e Montebelluna (Aiscam) e l’Associazione incontinenti e stomizzati del Veneto (Aisve) sono da sempre in prima linea ed hanno sostenuto e promosso il lavoro di questa figura professionale che a Castelfranco e Montebelluna ha un nome e cognome: Fanni Guidolin.
Il risultato frutto di un duro lavoro
In arrivo quattro enterostomisti nel distretto Ulss 2 di Treviso. La competenza e le doti umane della Guidolin ne hanno fatto una paladina di questa battaglia in favore degli stomizzati e degli incontinenti che ora con l’annuncio dell’Ulss permette di guardare al futuro con qualche certezza in più. Si potrebbe dire che «Fanni ha vinto la sua battaglia» ma questo non è che un primo passo importante per dare risposte concrete a chi vive un disagio più comune di quanto si pensi.
Ecco cosa comporta l'arrivo dei quattro enterostomisti
Ma vediamo nel dettaglio le novità introdotte. Quattro gli enterostomisti che, a breve, inizieranno quest’attività, andando ad operare a tempo pieno nei tre ambulatori dedicati dell’Ulss 2 collocati, rispettivamente, nel Distretto Treviso (dov’è previsto l’inserimento di due enterostomisti), nel Distretto Pieve di Soligo e nel Distretto Asolo (con un enterostomista ciascuno).
L'Ulss 2 dovrà scegliere le quattro figure professionali
Il reclutamento delle nuove figure è in corso, con un apposito bando esplorativo, volto a individuare coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti. «Queste nuove figure professionali andranno a collocarsi nell’ambito del nuovo modello organizzativo della Rete dei Centri della Incontinenza, che seguiranno i pazienti con incontinenza e i pazienti stomizzati – si legge in una nota dell’Ulss -. L’incontinenza, nelle sue due forme urinaria e fecale, interessa un’ampia parte della popolazione, in particolare anziani e donne. Nella nostra Regione ne sono affette circa 550.000 persone, mentre in provincia di Treviso si stimano circa 80mila pazienti. Si tratta stima al ribasso, perché molte persone non parlano di questo problema con il proprio medico di medicina generale e non si rivolgono alle cure degli specialisti».