In due anni hanno creato un fiorente giro di spaccio nella zona del "Montello", fermati due pusher
Per un 28enne e un 31enne di origini nigeriane è scattata la misura cautelare del divieto di dimora in Veneto
A Crocetta del Montello e Pederobba, i Carabinieri dell’Arma locale, all’esito di indagini sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto, emessa dal GIP del Tribunale del Capoluogo a carico di due cittadini di origine nigeriana, un 28enne e un 31enne, per reati riguardanti lo spaccio di stupefacenti.
In due anni hanno creato un fiorente giro di spaccio nella zona del "Montello"
L’attività dei militari dell’Arma ha infatti consentito di documentare numerose cessioni di cocaina, hashish e marijuana, avvenute nell’ultimo biennio nella zona del “Montello”, aventi per protagonisti i due indagati.
Qui di seguito la distanza tra Crocetta del Montello e Pederobba, area dove hanno agito negli ultimi due anni i pusher di 28 e 31 anni:
La loro attività di “piccolo spaccio” - piccolo solo riferito all’entità delle singole dosi, non certo al numero di cessioni effettuate, davvero rilevante - è risultata pacificamente non occasionale , organizzata e ripetuta nel tempo, visto anche il cospicuo “portafoglio clienti” sul quale i due stranieri potevano contare.
Scatta il divieto di dimora in Veneto
Nel febbraio scorso, durante un servizio serale finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico illecito di stupefacenti, i militari dell’Arma li avevano fermati e denunciati perché trovati in possesso di alcuni grammi di stupefacente. Nonostante i precedenti interventi delle Forze dell’Ordine, l’attività di spaccio dei due indagati non si sarebbe mai fermata.
Nel corso delle perquisizioni personali e locali operate a loro carico, infatti, nelle scorse ore, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato nella disponibilità del 28enne una trentina di grammi di marijuana suddivisi in dosi ed un modesto quantitativo di cocaina, oltre a strumenti per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente ed alla somma di 500 euro, verosimile provento di attività di spaccio. Per questo motivo è stata notificata loro la misura cautelare del divieto di dimora in Veneto.