Incapace di intendere durante l'omicidio del padre a Vittorio Veneto: assolto Riccardo De Felice
Il 27enne uccise il padre Francesco il 16 novembre 2022. Riconosciute pesanti alterazioni mentali del giovane: era convinto che non fosse suo papà biologico, ma un sosia
Assolto perché riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere al momento del gesto. Questa la decisione della Corte d'Assise di Treviso nei confronti di Riccardo De Felice, 27 anni, sotto processo con l'accusa di aver ucciso il padre Francesco, militare in congedo di 56 anni, il 16 novembre 2022 nella loro casa di Vittorio Veneto (in copertina: immagine da Tgr Rai Veneto).
"Quello non era il mio vero padre"
La sentenza si è basata su una serie di consulenze psichiatriche che avrebbero accertato pesanti alterazioni dello stato mentale del giovane. In particolare, De Felice sembra fosse convinto che il genitore non fosse suo padre biologico, ma un sosia. Sarebbe stato questo delirio psicotico a portare Riccardo a compiere l'efferato omicidio. Riccardo si era persino convinto che il papà 56enne, in diverse occasioni, avrebbe picchiato anche il figlio e la madre.
Libertà vigilata nel veronese
Oggi il giovane è ospite di una struttura protetta nel veronese, dovrà in ogni caso in libertà vigilata in un ambiente di accoglienza idoneo per i prossimi dieci anni.
Francesco De Felice fu ucciso con un coltello e con un oggetto contundente. Il figlio venne trovato dai Carabinieri in stato confusionale sul pianerottolo di casa dove avrebbe fatto le prime ammissioni, confermate poi di fronte al magistrato di turno.