Incidenti mortali sul lavoro in aumento in Veneto

La Cgil lancia l'allarme: già 12 morti solo a gennaio e marzo.

Incidenti mortali sul lavoro in aumento in Veneto
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Incidenti mortali sul lavoro in aumento in Veneto. La Cgil lancia l’allarme: già 12 morti solo a gennaio e marzo.

Incidenti mortali sul lavoro in aumento in Veneto

“Anche quest’anno stiamo assistendo in Veneto ad una strage sul lavoro e la morte di Renzo Donà all’interno della Agrifung aggiunge un altro nome alla lista di vittime che non avremmo mai voluto vedere. Nulla è cambiato in regione rispetto all’anno scorso: 11.935 infortuni e 12 morti nei soli mesi di gennaio e febbraio, come certifica con l’impietosità delle cifre il rapporto ufficiale dell’Inail”. Lo fa sapere la Cgil regionale del Veneto.

“Servono più risorse per prevenzione e formazione”

“Non siamo disposti a considerare come ineluttabile un numero così alto di infortuni che arrivano a causare menomazioni gravi – se non la perdita della vita – a persone impegnate in una normale attività lavorativa – dicono i dirigenti del sindacato – Il Veneto deve garantire ai suoi lavoratori sicurezza e serenità. Ciò a partire dalla messa in atto nelle aziende e nel territorio di tutti gli strumenti necessari di informazione, di prevenzione e di riduzione del rischio, oltre che da un’azione efficace sul piano dei controlli che devono essere frequenti ed approfonditi. Tutto questo richiede di superare le carenze di organico negli Spisal ed applicare appieno il Piano strategico per la Salute e Sicurezza sottoscritto lo scorso luglio tra la Regione e le parti sociali”.

“Veneto deve diminuire questi indicatori”

“Il Veneto – conclude il sindacato – che vanta una posizione avanzata per tutta una serie di indicatori, deve puntare a risalire le classifiche anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, destinando le risorse necessarie al conseguimento di questo obiettivo. Accanto a questo, va portata avanti una forte iniziativa anche a livello nazionale, come stiamo facendo unitariamente all’interno del percorso di mobilitazione che abbiamo messo in campo in questo periodo”.

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