Individuato il pirata della strada che ha investito un anziano in via Podgora
Il responsabile dell’incidente è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere presenti in zona, ma è irreperibile
Il proprietario dell’auto che sabato sera ha investito l’anziano ciclista in via Podgora, poi deceduto in ospedale, ha un nome e cognome.
Individuato ma non reperibile. "Si costituisca"
Si tratta di un residente in un Comune dell’hinterland di Treviso, che è stato individuato sia da una telecamera privata posta su via Podgora che dalle telecamere di videosorveglianza in uso al Comando di Polizia Locale.
«Il caso si è risolto nel giro di dodici ore», afferma il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Già da domenica mattina eravamo in possesso di chiare immagini sul veicolo, transitante in via Podgora, che si dirige verso il centro di Treviso con lo specchietto completamente divelto, lasciato sulla strada, a pochi metri dal punto d’urto. Il proprietario della vettura incriminata è irreperibile. Ciò avvalora il fatto che la sua scomparsa sia direttamente collegata ai fatti tragici di sabato sera». «Eravamo già sulle tracce del responsabile», continua il comandante. «Abbiamo voluto lanciare l’appello a costituirsi per accelerare la cattura».
In arrivo un Velobox
L’impegno degli investigatori, al lavoro per tutta la notte tra sabato e domenica, ha portato in poche ore alla soluzione del caso: «Era assolutamente necessario riuscire a trovare il veicolo coinvolto», evidenzia Gallo. «Non è stato per nulla semplice ma alla fine le immagini inchiodano il pirata della strada senza ombra di dubbio». Sul problema velocità in quella via il Comandante assicura che la presenza della Polizia locale è stata garantita: «Sappiamo che quella via è molto frequenta da chi usa la Tangenziale ed essendo un rettilineo capita spesso che gli automobilisti non osservino i limiti. Dal primo gennaio sono una ventina i controlli effettuati nella via. Proprio giovedì scorso ho effettuato personalmente un sopralluogo per decidere dove esattamente posizionare un cosiddetto velobox, l’armadio blindato dove installare l’autovelox che verrà messo in funzione con la presenza di un agente della Polizia Locale».