Treviso

Inquinamento atmosferico, la richiesta di effettuare l'indagine epidemiologica sugli effetti

Chiedono che il problema dello smog venga affrontato

Inquinamento atmosferico, la richiesta di effettuare l'indagine epidemiologica sugli effetti
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Inquinamento atmosferico,

Inquinamento atmosferico, richiesta l'indagine epidemiologica

È stata inviata oggi, domenica 16 febbraio 2020, al sindaco di Treviso, al direttore generale dell'Ulss n. 2, al dipartimento di Treviso dell'Arpav e al direttore generale dell'Istituto Superiore di Sanità la richiesta di effettuazione di uno studio epidemiologico sugli effetti sulla salute dei trevigiani del pesantissimo inquinamento atmosferico di cui soffre la città. I firmatari della richiesta sono Gigi Calesso – Coalizione Civica per Treviso, Marco Paoletti – DiEM25, Energo Club - Treviso, Elisa Casonato, Daniele Tiozzi – Federazione dei Verdi, Fridays For Future - Treviso, Italia Nostra – Sezione di Treviso, Silvana Carchidi, Stefano Dall’Agata - Legambiente Treviso, Lisa Coan – Possibile – Treviso, Sinistra Italiana – Treviso e Lorenzo Moro – Volt Treviso. I soggetti politici e le associazioni che sottoscrivono la richiesta dove vogliono che il problema dello smog in città venga adeguatamente affrontato, partendo proprio da una adeguata analisi degli effetti che i veleni nell'aria che respiriamo hanno sui residenti, a partire dalle categorie più a rischio.

Il contenuto della lettera

La lettera inviata oggi espone la problematica dello smog:

"La situazione dell’inquinamento atmosferico nella città di Treviso, a nostro avviso, è ormai disastrosa. Basti pensare che durante lo scorso mese di gennaio, secondo Legambiente, è risultata uno dei cinque capoluoghi di provincia più inquinati d’Italia.

Questa situazione richiede, a nostro avviso, che vengano verificati gli effetti dell’aria avvelenata che respiriamo sulla salute dei cittadini, in particolare delle categorie maggiormente a rischio (anziani, bambini, sofferenti di patologie respiratorie e cardiache).

Non si tratta di una ipotesi balzana ma di una proposta che ricalca quanto sta già accadendo in altre città italiane. A Cremona, ad esempio, alla fine dello scorso mese di luglio i cittadini del capoluogo e dei comuni limitrofi hanno appreso con estremo allarme i risultati di una pre-indagine condotta dalla locale azienda sanitaria che evidenziava in quel territorio picchi preoccupanti di malattie respiratorie, mortalità per tumore e leucemie.

A quel punto, anche su spinta della mobilitazione dei cittadini, l’azienda sanitaria ha avviato uno studio epidemiologico più approfondito, in collaborazione con Arpa Lombardia e Istituto Superiore di Sanità. La vicenda di Cremona è arrivata sia al Consiglio Regionale delle Lombardia che al Parlamento (con una interrogazione al ministro della Salute)

Per la città di Treviso chiediamo un intervento analogo che permetta di determinare con strumenti e metodologie scientifiche gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini."

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