Iole Tassitani, permesso premio al killer che la uccise e poi la fece a pezzi
Michele Fusaro ha chiesto e ottenuto di tornare libero per 10 ore dopo aver trascorso in carcere un terzo della pena (30 anni) per l'orrendo delitto della figlia del notaio di Castelfranco
Il killer di Iole Tassitani, figlia di un notaio di Castelfranco, torna libero per 10 ore. Polemica.
Iole Tassitani, permesso premio al killer che la uccise e poi la fece a pezzi
Un controverso permesso di 10 ore. E' quello ottenuto nei giorni scorsi da Michele Fusaro, il killer che il 12 dicembre 2007 rapì e poi uccise Iole Tassitani, figlia di un notaio di Castelfranco Veneto. L'ex falegname di Bassano del Grappa, che ora ha 56 anni, portò la donna nella sua abitazione di via Carducci e qui la uccise facendola a pezzi.
I resti della vittima vennero ritrovati alcuni giorni dopo, a conclusione delle indagini, dai Carabinieri, che arrestarono l'uomo due giorni prima di Natale. Poi la nota vicenda giudiziaria, che portò nel 2011 a una condanna definitiva a 30 anni di carcere (riducendo la pena dell'ergastolo inflitta in Appello) per quell'efferato delitto.
Già allora non mancarono polemiche, con la comprensibile indignazione della famiglia della vittima. Ora, dal febbraio 2022 (dopo aver trascorso in carcere un terzo della pena), per Fusaro si è aperta la possibilità di chiedere permessi premio, con tanto di bocciatura del ricorso presentato nel merito dalla Procura generale.
L'avvocato della famiglia Tassitani, Roberto Quintavalle, ha espresso viva perplessità per tale decisione, che ha consentito "anche solo per 10 ore" a un efferato assassino di "tornare ad essere un libero cittadino".