Chiara Zardo, 18 anni, è stata trovata senza vita nella propria abitazione a Pederobba sabato mattina, 24 ottobre 2025. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per chiarire le cause del decesso, che al momento sembrerebbero naturali, ma richiedono accertamenti approfonditi. La salma è stata trasferita all’obitorio di Montebelluna e posta sotto sequestro, con l’incarico di effettuare un esame esterno e, se necessario, una autopsia completa.
L’ultima serata e il mal di gola
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Pederobba, la notte precedente Chiara era uscita con alcuni amici. Al rientro a casa, intorno a mezzanotte, lamentava un leggero mal di gola. La madre le aveva dato una compressa di ibuprofene, dopodiché la ragazza si era coricata.

La tragedia è stata scoperta la mattina seguente: non vedendola alzarsi, la madre è entrata nella stanza e ha trovato Chiara priva di vita. I sanitari del Suem 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso, probabilmente avvenuto nelle prime ore del mattino.
La Procura apre un’inchiesta
La Procura sta valutando diverse ipotesi, tra cui un malore improvviso, una reazione avversa al farmaco o una patologia non diagnosticata. Al momento non risultano segni di violenza né elementi sospetti nell’abitazione. Gli investigatori hanno già raccolto testimonianze di familiari e amici.
L’attesa ora è per l’autopsia, che nei prossimi giorni dovrebbe fornire indicazioni decisive sulle cause del decesso. Solo gli esami di laboratorio potranno chiarire se si sia trattato di una fatalità o se vi siano fattori medici o ambientali alla base della tragedia.