Là dove c'era l'edificio storico ci sarà un condominio
A Pederobba scoppiano le polemiche. Chiesta la diminuzione dell’indice di tutela.
L'edificio storico sta per lasciare il posto a un moderno condominio.
Addio all'edificio storico
Levada, antica località del comune di Pederobba, può vantare un centro storico di notevole rilevanza storica ed architettonica. In particolare, il borgo centrale presenta edifici caratteristici della tradizione edificatoria locale, con elementi originali che ne sottolineano l’importanza storica peccato che questo patrimonio sia in serio pericolo. Uno degli edifici più antichi infatti è destinato alla demolizione per lasciar posto ad un condominio: il proprietario infatti rivolgendosi al comune di Pederobba ha chiesto la diminuzione dell’indice di tutela.
La questione scalda cuori e menti
La questione ha destato l’interesse di molti intellettuali ed esperti che hanno anche presentato delle osservazioni, come nel caso dell’architetto Piera Garbellotto che ha scritto: «… si tratta di manufatti compresi nel Centro Storico di Levada come perimetrato nell’Atlante dei Centri Storici della Regione Veneto, rispetto al quale non rappresentano oggetti estranei ma al contrario, ne sono parte costitutiva... I sistemi insediativi che sinteticamente definiamo Centri Storici Minori sono libri scritti sulla pietra che raccontano una società - l’architetto Garbellotto conclude poi -. Un colpo di spugna su uno di questi fabbricati così ricchi di storia sarebbe come strappare una pagina dall’album delle foto di famiglia. E non si adduca a giustificazione che si costruirà una casa “più bella”, perché se al posto del ritratto della bisnonna metto la foto di una bella ragazza in costume ottocentesco non ho aggiunto bellezza alla storia della mia famiglia, ma solo fatto una mistificazione di cattivo gusto».
Lettera al sindaco
Sulla questione interviene anche l’architetto Danilo Santalucia, con una lettera al sindaco: «… non si può distruggere questa memoria: e mi riferisco al permesso di demolire i fabbricati di Levada, soprattutto quelli in sassi a vista, che sono testimonianza di una economia e di una società contadina che chiede di essere ricordata, una società che ha preso quei sassi del Piave e li ha disposti con cura grandissima per costruire case, stalle, fienili».