Ladri svuotano la cassaforte della villa Fadalti Mantovani, colpo da 250mila euro
Un furto messo in atto nella giornata di domenica 26 gennaio 2025 mentre i proprietari erano fuori casa
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Colpo da professionisti nella storica villa Fadalti Mantovani, a Treviso. Una banda di ladri esperti è riuscita a penetrare nell’edificio, tagliare la cassaforte e portare via un vero e proprio tesoro: orologi e gioielli per un valore stimato di circa 250 mila euro. L’azione è avvenuta nel pomeriggio di domenica 26 gennaio 2025, mentre i proprietari erano fuori casa (in copertina: l'esterno della villa circondato da grossi alberi).
Come i ladri hanno colpito
L’edificio, situato all’incrocio tra viale Nino Bixio e viale Vittorio Veneto, nella zona dei Passeggi, è abitato dall’ingegner Alessandro Aldo Fadalti, dalla sorella Maria Cristina Fadalti, laureata in filosofia e attiva nel mondo del trading, e dalla madre Carolina Mantovani.
I malviventi, come spiegato dalla Tribuna di Treviso, si sono mossi con precisione chirurgica: una volta entrati, hanno ispezionato diverse stanze prima di concentrarsi sulla cassaforte. Utilizzando un flessibile, l’hanno tagliata sul fondo e hanno svuotato il contenuto.
Tra gli oggetti trafugati ci sono pezzi dal valore storico e affettivo, tra cui un Vacheron Constantin d’oro e un Rolex Daytona in edizione limitata.
Indagini sul furto alla villa Fadalti Mantovani
Al rientro in serata, Maria Cristina Fadalti ha subito dato l’allarme alla questura di Treviso. Due pattuglie della squadra volante sono arrivate sul posto, seguite dagli esperti della scientifica, che hanno cercato impronte digitali e tracce biologiche dei ladri.
Gli inquirenti ritengono che il colpo sia stato messo a segno da professionisti, probabilmente una banda ben organizzata. Si sospetta un gruppo di trasfertisti dell’Est Europa o ladri italiani esperti, abituati a colpi studiati nei minimi dettagli e con agganci per piazzare la refurtiva.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza della villa e della zona circostante sono ora al vaglio degli investigatori. Non è escluso che i ladri abbiano usato un’auto rubata per spostarsi, rendendo ancora più difficile il loro rintracciamento.
Emanuele Manfredo Fioravanzo