Tragico incidente

Lago di Garda, si tuffa ma non riemerge più: 19enne in fin di vita

E' stata individuata esanime sotto un pontile, i militari hanno avviato subito le procedure di respirazione cardiopolmonare.

Lago di Garda, si tuffa ma non riemerge più: 19enne in fin di vita
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Un tragico incidente

All’alba di oggi, un ispettore della Polaria di Villafranca di Verona libero dal servizio in vacanza sul Lago di Garda, ha allertato la Centrale Operativa della Compagnia di Peschiera del Garda riferendo che un gruppo di giovani stava cercando una ragazza in località Pioppi di Peschiera del Garda che, poco prima, si era tuffata nel lago e non era più riemersa.

Immediate le ricerche

L’operatore in turno ha inviato prontamente sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda che, unitamente a un amico della giovane e all’ispettore di polizia, hanno avviato immediate ricerche nella zona. In effetti, dopo pochi minuti, la giovane (successivamente identificata in S. D., bellunese, classe ‘2000, barista) è stata individuata esanime sotto un pontile ivi insistente, dal quale si era tuffata poco prima; a quel punto, i Carabinieri, l’ispettore di polizia e un amico della giovane si sono prontamente tuffati per riportarla sulla spiaggia; i militari dell’Arma, constatato che il battito cardiaco era assente, hanno avviato subito le procedure di respirazione cardiopolmonare, alternandosi senza mai fermarsi per 10 minuti circa, fino all’arrivo del 118 che ha proseguito con la manovra per ulteriori 20 minuti fino a quando non è ripreso il battito cardiaco. S. D. è stata quindi trasportata presso l’ospedale “Pederzoli” di Peschiera del Garda, dove è stata ricoverata in gravi condizioni.

La dinamica dei fatti

Le successive indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti: i giovani, dopo una notte passata in spensieratezza e dopo aver abusato di bevande superalcoliche, sono andati in riva al lago e hanno deciso di fare un bagno; una volta tornati in spiaggia, però, hanno notato l’assenza di S. D. e, non rintracciandola nell’immediatezza, hanno dato l’allarme. La giovane, probabilmente, nel fare un tuffo, ha battuto la testa e ha perso i sensi, rimanendo sott’acqua per diversi minuti fino a quando non è stata trovata dagli operanti. S. D. versa tuttora in gravi condizioni e non si sa se sopravvivrà o meno ma tale speranza è ancora viva solo grazie al pronto intervento dell’ispettore di polizia e dei Carabinieri che, applicando le procedure BLS, sono riusciti a tenerla in vita.

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