L'agricoltura sociale per combattere il disagio
Per combattere situazioni di difficoltà entra in gioco l'agricoltura sociale.
L'agricoltura sociale per combattere il disagio. Nella provincia di Treviso ha preso il via il progetto Terra Nova, un progetto di agricoltura sociale a sostegno di persone in condizioni di disagio, con l’obiettivo di favorire una loro inclusione positiva nella comunità. Le persone che partecipano ai corsi sono state individuate grazie al supporto dei Servizi Sociali del comune di Treviso, dello Sprar, dei centri di accoglienza del territorio e delle associazioni di volontariato appartenenti al Laboratorio Cooperazione, che continueranno a seguirle durante tutto il percorso.
Ideata da Laboratorio Cooperazione
L’iniziativa è promossa dal Laboratorio Cooperazione, un coordinamento di associazioni impegnate nell’ambito della cooperazione internazionale e nel dare risposte alle problematiche dell’accoglienza e dell’interazione con i cittadini stranieri, nonché a cittadini italiani che vivono condizioni di fragilità e di marginalità sociale. L'agricoltura sociale per combattere il disagio, si concretizza in un progetto che si struttura in diverse azioni.
Le fasi del progetto di agricoltura sociale
La prima è la costituzione di una rete di imprese con aziende agricole del territorio attente alla sostenibilità ambientale e al valore sociale dell’agricoltura. Con il supporto del Laboratorio Cooperazione circa 15 aziende si stanno confrontando da oltre un anno per condividere valori, strumenti, idee per la costituzione di una rete che dia loro la possibilità di accrescere la propria economia, di raggiungere direttamente i consumatori con i loro prodotti e di promuovere il valore sociale del progetto attraverso il marchio Terra Nova.
Il ruolo delle aziende
Le aziende infatti si renderanno disponibili ad accogliere persone prima per un tirocinio e poi come lavoratori, attraverso il meccanismo della condivisione della manodopera permesso dallo strumento della rete. Le persone frequenteranno prima un corso di formazione in due ambiti diversi: la trasformazione alimentare e l’orticoltura.
La trasformazione alimentare
Il corso sulla trasformazione alimentare appena concluso ha visto la partecipazione di un gruppo di 11 donne di origine straniera, residenti a Treviso e dintorni da molti anni con la propria famiglia. Il corso ha permesso loro di imparare a produrre marmellate, conserve, pasta e gnocchi. L’obiettivo di queste donne è di rimettersi in gioco, riprendere con la vita lavorativa dopo essersi dedicate per anni alla famiglia e magari di intraprendere la strada imprenditoriale avviando una propria impresa. Il corso si è svolto presso la sede dell’Isiss Sartor, scuola agraria di Castelfranco Veneto, che ha messo a disposizione il proprio laboratorio di trasformazione. Dopo il corso le donne avranno modo di intraprendere un tirocinio presso aziende della rete o del territorio che daranno loro la possibilità di sperimentarsi concretamente.
L'orticolutura
Il corso di orticoltura si sta svolgendo in queste settimane per un gruppo di tredici ragazzi richiedenti asilo o in possesso di permesso temporaneo, che vogliono acquisire maggiori competenze in ambito agricolo e investire in questo settore. Il corso prevede una parte teorica e una parte pratica che si svolge presso la cooperativa Topinambur di Treviso, la sede dell’Isiss Sartor e presso gli Orti Solidali di Montebelluna. Gli insegnanti provengono tutti dall’Isiss Sartor, partner del progetto. Anche per i ragazzi, dopo il corso, ci sarà il tirocinio presso un’azienda agricola della rete o altre realtà del territorio.