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La tragica verità è che i tamponi si stanno facendo molto lentamente e senza dare garanzia di priorità alle categorie ad alto rischio e ai famigliari di persone colpite dal virus.
Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna ed ex senatrice del PD critica sulla gestione dei tamponi nella Marca.
"Leggiamo e ascoltiamo ogni giorno ormai da molti giorni che, come Regione Veneto abbiamo attivato la moltiplicazione dell’attività di prevenzione, monitoraggio e controllo, in una parola i tamponi. Partendo da coloro che per ragioni diverse si sono trovati in contatto con persone poi risultate contagiata e talvolta gravemente ammalate di Covid-19. Per contro, molte persone denunciano il contrario, e potremo fare se non i nomi visto che trattasi di dati sensibili, almeno di categorie e zone, per esempio a Treviso città, un condomino vicino di pianerottolo del papà di mia figlia si è gravemente ammalato di Coronavirus ed è stato trasportato in rianimazione. Ebbene dopo una settimana dall’evento nessuno ha dato riscontro alla richiesta di tamponi fatta dai suoi vicini spaventati che avevano avuto contatti ravvicinati con lui, mentre è stato consigliato loro solo di rimanere dentro casa. Idem in un condominio a Conegliano di Via Papa Giovanni...e chissà in quanti altri", scrive Puppato.
"Da Roncade arriva la denuncia di un'altra persona infettata in Ospedale di Treviso che è a casa con i suoi familiari i quali hanno richiesto il tampone non ricevendo come risposta che la richiesta di stare in quarantena... e via di questo passo. In Pronto soccorso a Montebelluna e nell’Asolano gli infermieri mi informano che i tamponi verranno fatti a partire da domani (oggi martedì per chi legge, ndr.), ma sono trascorsi 25 gg dalla richiesta di poterli avere, con urgenza. Per non parlare del personale del personale delle case di riposo, dei medici generici, della protezione civile, dei volontari delle varie Croce Bianca, Rossa e verde...nessuno di costoro in evidente maggior rischio rispetto alla popolazione, ha avuto la verifica dello stato di salute e della loro positività al Civid-19", sottolinea ancora l'esponente del PD.
"Ma non bastasse ci sono i numeri, gli spietati numeri: in data 20 Marzo il Veneto aveva fatto 49.288 tamponi, divenuti 53.642 il giorno 21 Marzo e domenica sera 22 Marzo erano aggiornati a 57.261. Ovverosia tamponi ad un ritmo di 4.354 tra il 20 e il 21 e ieri 3.619 meno assai persino dei 4.500 tamponi dichiarati ma insoddisfacenti visto che l’attesa - stando alle dichiarazioni di Zaia - da una settimana a questa parte era di almeno 11.000 al giorno. Questa è la tragica verità, i tamponi si stanno facendo molto, molto lentamente e soprattutto nonostante gli appelli, senza dare garanzia di priorità alle categorie ad alto rischio e ai famigliari di persone colpite dal virus. Realtà tragica ma non seria, visto che ovunque proclamiamo la nostra velocità nel procedere con i tamponi mentre persino la matematica sbugiarda Zaia", conclude Puppato.