Lavoratori in nero e mancanza di sicurezza, maxi multe e nove aziende sospese nel trevigiano
Controlli nei settori dell'edilizia, logistica, agricoltura e i pubblici esercizi. In un caso sono stati trovati lavoratori che operavano sui tetti senza usare dispostivi di protezione
Il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Treviso, in collaborazione con le autorità locali, ha intensificato i controlli per il rispetto delle leggi sul lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro in tutta la provincia.
Lavoratori in nero e mancanza di sicurezza, maxi multe e nove aziende sospese
Le ispezioni si sono concentrati principalmente sull'edilizia, ma hanno coinvolto anche settori come la logistica, l'agricoltura e i pubblici esercizi.
Durante i controlli a Valdobbiadene, è stato scoperto che alcuni lavoratori stavano operando senza dispositivi di protezione sui tetti degli edifici, il che ha portato alla sospensione delle attività imprenditoriali.
Situazioni simili sono state riscontrate anche in cantieri a Trevignano e Pederobba, dove sono state trovate gravi irregolarità nel montaggio dei ponteggi.
Altri casi di mancanza di dispositivi di protezione e di mancato rispetto delle norme di sicurezza sono stati registrati in altre località come Cison di Valmarino e Maser.
In un cantiere a Castelfranco Veneto, è stato scoperto che un lavoratore straniero era impiegato in nero e il Piano Operativo di Sicurezza non era stato aggiornato dal datore di lavoro.
Anche nel settore del trasporto e magazzinaggio, sono state rilevate irregolarità, come l'impiego di lavoratori non regolarizzati e la mancata valutazione dei rischi, come nel caso di un'azienda a Casale Sul Sile.
I controlli hanno evidenziato diverse violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, portando alla sospensione di 9 attività imprenditoriali. In dettaglio, 7 imprese sono state sospese per gravi violazioni della sicurezza, una per l'impiego di lavoratori non regolarizzati e una per entrambe le infrazioni. Complessivamente, sono state comminate sanzioni per un totale di circa 170.000 euro a seguito delle numerose violazioni riscontrate durante i controlli.