Castelfranco Veneto

Le foto della missione umanitaria in Bosnia Erzegovina dell'Ong castellana "Protection4Kids"

I volontari di Protection4Kids, combattono a livello nazionale e internazionale violenze di genere e assistono minori vittime di tratta di esseri umani

Le foto della missione umanitaria in Bosnia Erzegovina dell'Ong castellana "Protection4Kids"
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Nei campi di rifugiati in Bosnia Erzegovina e lungo l’intera rotta balcanica, l’emergenza umanitaria si consuma ormai da mesi sulla pelle di migliaia di uomini, donne e bambini di ogni età, testimoni gli occhi dei volontari di Protection4Kids, associazione no profit che si impegna a livello nazionale e internazionale per combattere le violenze di genere e i reati che si perpetuano soprattutto online (revenge porn, victim blaming, rape culture, slut shaming e hate speech) e si occupa inoltre di assistere i minori vittime di tratta di esseri umani e di pedopornografia.

L' obiettivo della ONG Protection4Kids

La priorità di Protection4kids è quella di prevenire tali fenomeni attraverso un uso sapiente delle nuove tecnologie: grazie ad un team di esperti che offrono consulenze professionali altamente qualificate, forniscono assistenza diretta sia online che in loco, cercando di reintegrare le vittime all’interno della società.

L'intervento

Dopo aver organizzato una raccolta di alimenti e vestiti che ha mobilitato decine di centinaia di persone da tutto il Veneto, Protection4kids è partita il 12 febbraio con 9 furgoni, 16 volontari e 4 tonnellate di beni di prima necessità e soccorso. Da Piazza Giorgione verso i campi rifugiati di Sedra and Usivak, a Bihać e Hadžići in Bosnia Erzegovina, realtà in estrema difficoltà ed emergenza umanitaria bisognose di immediato primo soccorso.

Da Caorle a Belluno, passando per Piombino Dese, Albignasego e Montebelluna, l’appello di Protection4kids ha coinvolto centinaia di persone da ogni parte del territorio, tutte spinte dallo stesso istinto di solidarietà. Protection4kids è partita venerdì alla volta della Bosnia, riuscendo a superare gli ostacoli che solo le autorità di 3 frontiere ed altrettante dogane possono piazzare lungo la strada, a livello logistico ma soprattutto burocratico.

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Le donazioni

Il team di Protection4kids è riuscito con successo a trasportare in territorio extraeuropeo l’enorme quantità di 4 tonnellate di beni di prima necessità e soccorso, tra cui cibo in scatola a lunga conservazione, indumenti pesanti e caldi per affrontare l’inverno e beni di natura igienica, come assorbenti, saponi e pannolini.

Ogni volontario ha consegnato i beni trasportati ai rifugiati dei campi, in rispetto delle misure anti Covid-19. A bordo dei loro 4x4, i volontari si sono addentrati nelle zone d’entroterra di Bihać, al confine settentrionale bosniaco, in ispezione umanitaria verso quelle zone poco conosciute, inospitali e disabitate. Uno scenario tra i più crudi avamposti di criticità che l’umanità possa lontanamente concepire.

Si tratta di un “campo” autogestito. Fame, miseria, malattia e degrado accolgono i volontari di Protection4kids che si trovano davanti ad un fabbricato abbandonato nei boschi circostanti Bihać, senza porte o finestre. Hanno enorme bisogno di medici, medicine, cibo e abbigliamento pesante. Loro sono gli invisibili, i rifugiati che cercano di attraversare i boschi del confine croato per cercare asilo in Germania e nei paesi nord Europei.

La tragedia umanitaria che giovani vite stanno affrontando lungo la rotta balcanica è uno scenario umanamente inaccettabile. Migliaia di famiglie vivono in situazioni di gravi violazioni di diritti umani, lottando quotidianamente contro la fame ed il gelido freddo dell’est Europa trovandosi in pericolosissime condizioni igienico sanitarie. Si tratta per la maggior parte di uomini, donne e bambini provenienti per la maggior parte da Afghanistan, Iran, Siria e Pakistan.

Ringraziamenti

Le onorificenze non sono tardate ad arrivare, e niente meno che da parte delle Nazioni Unite e dall’IOM, Organizzazione internazionale ONU per i Migranti. Protection4kids, tornata da qualche giorno in sede a Castelfranco Veneto, sta già lavorando per organizzare una seconda missione umanitaria che li vedrà coinvolti al più presto nelle stesse zone.

 

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