E' già libero

Lo "shopping proletario" del 33enne marocchino nei negozi di vestiti di Oderzo: arrestato

I furti messi a segno all'OVS, da "Quellogiusto" e da "Smartmoda". L'uomo aveva addosso i vestiti rubati con ancora l'etichetta attaccata.

Lo "shopping proletario" del 33enne marocchino nei negozi di vestiti di Oderzo: arrestato
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Oderzo, ruba capi d'abbigliamento da tre negozi ma viene bloccato dai Carabinieri dopo una breve fuga.

Lo "shopping proletario" del 33enne marocchino

I Carabinieri della Compagnia di Conegliano hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato un 33enne di origini marocchine dimorante nell’opitergino. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 4 agosto 2021, verso le 17.30, giungeva al 112 la segnalazione di furti in atto in alcuni negozi di Oderzo ad opera di un soggetto di cui veniva fornita una sommaria descrizione.

Interveniva in loco dapprima la pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Ponte di Piave che prendeva contatti con gli esercenti, apprendendo che il soggetto si era allontanato dopo aver rubato vari indumenti, cambiando, in particolare, la propria maglietta di colore blu elettrico con una di colore nero, appena asportata. Dopo poche centinaia di metri di fuga, il soggetto segnalato veniva fermato dalla citata pattuglia in collaborazione con quella della Tenenza Carabinieri di Oderzo, nel frattempo allertata.

Addosso i vestiti con ancora l'etichetta attaccata

All’atto del controllo, lo straniero indossava una maglietta di colore nero ed un paio di bermuda tipo jeans nuovi, con ancora attaccata l’etichetta della taglia ed era in possesso di una borsetta in plastica contenente un paio di scarpe ginniche, un paio di jeans, una maglietta a maniche corte di colore blu elettrico e un paio di pantaloncini di colore nero.

Da successivi accertamenti presso i negozi segnalati si appurava che la maglietta di colore nero indossata, visibilmente nuova con ancora attaccata l’etichetta della taglia, era stata asportata dall’ultimo negozio “visitato” dal fermato, ovvero l’”OVS” di via Pezzulo.

Le scarpe sportive erano state invece asportate dal negozio denominato “Quellogiusto”, sito sempre in via Pezzulo, la cui addetta alle vendite riconosceva il soggetto al quale poco prima, peraltro, aveva impedito, con qualche difficoltà, di sottrarre una maglia di colore verde che lo straniero aveva tentato di celare sotto i propri indumenti. La maglia in questione presentava un evidente foro dove era installata la placca antitaccheggio che il fermato aveva rotto all’interno di un camerino per eludere il sistema di allarme.

Il paio di bermuda jeans che indossava il marocchino, visibilmente nuovi con ancora attaccata l’etichetta, nonché i citati pantaloni jeans risultavano, invece, essere stati asportati, poco prima, dal negozio denominato “Smartmoda”, sito in via Maestri del Commercio del centro opitergino.

Già rimesso in libertà

Tutti i capi di abbigliamento trafugati, per un valore complessivo di circa 140 Euro, venivano restituiti agli aventi diritto mentre lo straniero veniva dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma dell’Arma opitergina. Nella mattinata odierna, il fermato, non ritenendo sussistente la necessità di applicare nei suoi confronti ulteriori misure coercitive, è stato rimesso in libertà.

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