L'Osteria Guarnier compie 100 anni

Nell'antica trattoria di Cornuda sono passati campioni delllo sport e dello spettacolo, dal "Mago" Herrera alla Vanoni.

L'Osteria Guarnier compie 100 anni
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L'Osteria Guarnier compie 100 anni. Nemmeno il segni del tempo hanno scalfito la tradizione dei primi cent’anni dell’ “ Antica Osteria Trattoria Guarnier” un nome e una garanzia nelle tipica cucina trevigiana, abbinata alla cordialità esibita nel corso delle quattro generazioni che hanno portato avanti uno, tra i più storici punti di ritrovo frequentato da una clientela eterogenea, conosciuta in tutta la Regione, e non solo. Nemmeno la realizzazione a suo tempo della parallela statale Feltrina è riuscita a penalizzare l’affezionata clientela di un locale riavviato nel 1919 da Albino Guarnier e la moglie Emilia, sulle ceneri di una vecchia osteria, quando tornando dall’America hanno investito i loro risparmi, mettendo in campo, tanta passione come richiede questo tipo di attività. Quattro generazioni da Albino per passare a Loris Guarnier che ha passato il testimone al figlio Maurizio, e la moglie Bruna che a loro volta hanno passato la mano ai figli Marco e Matteo. Ubicata sulla vecchia Feltrina a due passi dal centro di Cornuda, in territorio del Comune di Crocetta, l’Osteria da Guarnier era il punto di passaggio e di sosta dei commercianti che dal bellunese trasportavano le proprie merci ai mercati del capoluogo, e non a caso nella gestione di Albino Guarnier, la vecchia osteria rimaneva un tappa fissa per la custodia e l’accudimento dei cavalli. Dai vecchi campi di bocce, sino all’attivazione di una storica importante bocciofila che ha ospitato campionati nazionali in questa disciplina. Da Guarnier sono passati personaggi dello sport della canzone, dello spettacolo del grande Milan da Baresi, a Maldini, da Hateley a Wilkins, al "Mago" Helenio Herrera, dai cantanti, Vanoni , Rettore, Tozzi, per citare qualche nome. Presenze immortalate nelle pareti del locale, al pari delle poesie in dialetto veneto che molti ospiti hanno voluto dedicare ai titolari del locale. E tutti hanno apprezzato al di là dell’ospitalità, la cucina tradizionale, piatti tipici di una volta con la soppressa e la porchetta, immancabile sul tavolo di mescita. Un atmosfera accogliente impreziosita dal “larin” simbolo di calore e cordialità. Non sono mancati i riconoscimenti ufficiali, dagli attestati della Regione Veneto, e Provincia. Un locale che ha mantenuto intatta la struttura esterna di fine ottocento, e al di là della strada il parco che verrà aperto tra pochi giorni e per tutta l’estate sarà il luogo di riferimento per i numerosi avventori, dove la grigliata rimane il piatto forte nelle serate d’estate.

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