Lotta alla mafia: "U Parrinu" per un nuovo messaggio
Lo spettacolo giovedì prossimo 7 novembre alle ore 20.30 con ingresso libero all’auditorium don Ernesto Bordignon di via Bassano.

Lotta alla mafia: "U Parrinu" per un nuovo messaggio
Giovedì prossimo 7 novembre alle ore 20.30 con ingresso libero all’auditorium don Ernesto Bordignon di via Bassano si terrà lo spettacolo “U Parrinu”. La serata è promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, dalla Pastorale delle Parrocchie di Castelfranco Veneto, la Parrocchia di S. Maria Assunta e San Liberale e dalla locale delegazione dell’Associazione Libera. Lo stesso verrà riproposto poi alle classi quarte e quinte degli Istituti superiori cittadini venerdì mattina all’ITT Barsanti.
Sul palco Christian Di Domenico, autore e regista che racconterà, in un monologo, la storia di Padre Rino Puglisi assassinato nel 1993 dalla mafia.
L'autore resgista e il suo ricordo di don Puglisi
Questo il ricordo dello stesso Di Domenico: “Ho conosciuto don Puglisi quando ero piccolo; veniva a trascorrere alcuni giorni di vacanza con la mia famiglia. Era strano avere un prete in casa; si dicevano le preghiere a tavola e certe cose, in sua presenza, era difficile anche solo pensarle. I suoi occhi brillavano di una luce speciale che non so spiegare. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56°compleanno, un colpo di pistola alla nuca ha spento quella luce e ha segnato un pezzo di storia della Chiesa e della società civile in Italia. Fu eliminato perché, sottraendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento della mafia. Ma se Don Pino fu giudicato dai boss di Cosa Nostra un fastidioso intralcio di cui liberarsi alla svelta, il suo assassinio fu soltanto il mostruoso epilogo di una lunga catena d’incomprensioni, inadempienze e silenzi da parte di tutti.”
Uno spettacolo che si snoda tra politica, cronaca e ricordi personali dello stesso autore per una messa in scena in oltre 500 rappresentazioni sparse per l’intera Penisola.
Una proposta che rientra nella linea voluta dell’Amministrazione comunale rivolta a dare messaggi di contro la mafia e che si aggiunge alle due serate di testimonianza organizzate nel corso dell’anno al Teatro Accademico.
Le dichiarazioni
VICESINDACO, GIANFRANCO GIOVINE - «Come Amministrazione teniamo in modo particolare proseguire nel solco di promuovere, nel nostro Territorio, la lotta alla mafia in tutte le sue sfaccettature. Con il precedente evento (la serata di ottobre con i testimoni di giustizia) abbiamo voluto coinvolgere il mondo imprenditoriale perché il Veneto non è esente da questa piaga. Ora sono interessate anche le scuole perché è necessario prestare sempre la massima attenzione perché non siamo lontani da questo fenomeno.»
ASSESSORE, SANDRA PIVA - «Questo evento fa parte di una progettualità più ampia che coinvolge vari enti, in particolare Libera che ha collaborato nella stesura del progetto e la Pastorale del Duomo e di tutte le sei Parrocchie. Con questo vissuto proposto nello spettacolo vogliamo trasmettere alcuni messaggi di prevenzione ai ragazzi che hanno fatto un percorso si sensibilizzazione in preparazione all’appuntamento. Un progetto legato alla prevenzione e alla legalità rivolto soprattutto ai giovani che si avvicinano all’entrata del mondo del lavoro. Questo è il secondo appuntamento dopo quello di maggio su Paolo Borsellino ed è nostra intenzione proseguire anche il prossimo anno con un altro appuntamento previsto per il mese di marzo».
REFERENTE ASS. LIBERA, ELENA BORSELLINO - «In qualità di referente del Presidio di Libera di Castelfranco Veneto, esprimo enorme soddisfazione nel vedere iniziative come queste essere proposte dall’Amministrazione Comunale, che dimostra sicuramente un’attenzione particolare agli eventi che in questi ultimi tempi hanno coinvolto la nostra regione. Ribadisco l’importanza di rivolgersi ai giovani, ma non solo, come era stato fatto con lo spettacolo su Borsellino di qualche mese fa.
Non posso che essere contenta, quindi, di sostenere come Presidio questi spettacoli, che con metodi più coinvolgenti si rivolgono a tutti i cittadini per destare in loro una sorta di consapevolezza indispensabile nella quotidiana lotta alle mafie e agli atteggiamenti mafiosi».