Le foto delle esequie

L'ultimo saluto a Margherita Ceschin nella "sua" San Pietro di Feletto

Il parroco don Adriano Bazzo: "Sei morta sola, di una morte brutale e violenta. Tutto questo provoca sgomento. Siamo qui per chiedere al signore parole di vita"

L'ultimo saluto a Margherita Ceschin nella "sua" San Pietro di Feletto
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La comunità della sua San Pietro Di Feletto (il suo paese di origine) si è stretta oggi, venerdì 30 giugno 2023, attorno ai famigliari della povera Margherita Ceschin, uccisa brutalmente nella sua abitazione lo scorso sabato a Conegliano, nell'appartamento al civico 15 di via XXVIII aprile.

L'ultimo saluto a Margherita Ceschin nella "sua" San Pietro di Feletto

Ieri c'è stato il sopralluogo dei Ris di Parma per andare a cercare ulteriori elementi in quello che ancora oggi appare un vero e proprio giallo. Al momento la pista ritenuta dagli investigatori più verosimile è quella di un furto finito in tragedia. Ma gli aspetti da chiarire sono tanti.

Prima di tutto l'unica cosa che sembra sia stata portata via dall'appartamento è il portafogli dell'anziana. Ora, non sappiamo quanto potesse esserci all'interno, ma perché il ladro non le ha strappato la catenina d'oro che la Ceschin aveva al collo? E perché s'è preso la briga di mettere a soqquadro i cassetti della camera da letto senza neppure portar via un gioiello?

Due monili d'oro che all'inizio sembravano spariti, sono stati infatti ritrovati in casa. E poi uno che intraprende la "professione" del ladro e si prende il rischio di entrare in case in cui c'è il serio rischio di trovare qualche occupante ben vigile, lo scenario l'ha ben presente, ma soprattutto sa anche benissimo a cosa va incontro: è davvero plausibile che uno così decida di passare da un capo d'imputazione come il furto, o alla peggio la rapina, a qualcosa di incomparabilmente più serio come un omicidio?

Il tutto a maggior ragione per quattro spiccioli di bottino? Ma c'è anche un terzo dettaglio più che sospetto: il cellulare della pensionata è stato trovato rotto nel lavandino della cucina col rubinetto ancora aperto. L'assassino l'ha messo fuori uso e poi, non contento l'ha immerso nell'acqua per renderlo ulteriormente inservibile. Insomma la vicenda è tutt'altro che risolta.

Ma quella di oggi, venerdì 30 giugno 2023, è stata la giornata dedicata al ricordo della donna che lo ricordiamo era mamma di due figlie e nonna di tre nipoti. Le esequie sono state celebrate, come detto, nel suo paese natale, San Pietro Di Feletto. Toccante l'omelia del parroco Adriano Bazzo che ha celebrato la messa di fronte ai parenti dell'anziana.

"L'epilogo della vita di tutti è la morte - ha ricordato don Adriano Bazzo - Ma quello che ha dovuto vivere lei è stato davvero orribile. E' morta sola, di una morte brutale e violenta. Tutto questo provoca sgomento e incredulità. Lasciamo chiaramente che sia la giustizia a far luce sui fatti ma spiritualmente il nostro compito è confortare e siamo qui a chiedere al signore parole di vita"

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