Maestro Manzi 2.0: contro la solitudine da Covid nasce la scuola di alfabetizzazione digitale
Anziani e disabili ai tempi del Covid: 10 lezioni in TV per imparare ad usare lo smartphone.
Contro la solitudine, nasce in Veneto la scuola di alfabetizzazione digitale.
Maestro Manzi 2.0: ecco la scuola di alfabetizzazione digitale
Il digitale, in questo periodo di Covid, ha subito una grande accelerazione e il saper utilizzare tutte le piattaforme disponibili si impone come una “urgenza" per ridurre il distanziamento e assicurare il mantenimento delle relazioni, superando la solitudine.
Tra le categorie più minacciate dall’esclusione digitale vi sono i soggetti anziani e le persone con patologie e disabilità. Per questo motivo, un po’ come aveva fatto negli anni ‘60 il maestro Manzi con “Non è mai troppo tardi”, sette tra associazioni ed enti del Veneto che rappresentano le categorie più fragili a causa di diverse patologie, hanno fatto rete e, assieme a CentroMarca Banca, al Comune di Treviso, al patrocinio dell’Aulss 2 e con il supporto del Comitato scientifico, hanno dato vita al progetto di alfabetizzazione digitale “Pillole di digitale - la ricetta ideale per imparare ad usare il cellulare”.
Sarà possibile seguire in televisione, il mezzo più semplice e abituale per raggiungere tutti, delle vere e proprie lezioni didattiche, tenute da giovanissimi attori, diretti dalla registra Lucia Filippone, che spiegheranno in modo semplice e intuitivo come:
- prenotare una visita on line
- parlare con i nipotini su face time
- navigare in internet
- mandare un messaggio su whatsapp
- utilizzare delle app
Il commento di Rita Gemin dell'associazione Parkinsoniani
In questo modo anche anziani e persone con difficoltà potranno svolgere le attività della vita di tutti i giorni e rimanere in contatto con i propri cari e il mondo esterno.
“La pandemia ha dimostrato come la tecnologia e l’uso corretto del digitale possano diventare risorsa preziosa in molte situazioni critiche come quelle generate dalle malattie croniche complesse- commenta Rita Germin, vicepresidente dell’Associazione Parkinsoniani di Treviso e ideatrice del progetto assieme alla Presidente Giovanna Grando - Nel caso della malattia di Parkinson, in particolare, abbiamo già sperimentato positivamente, durante il primo lockdown, la possibilità di controllo medico a distanza”.
Il progetto, destinato a tutti i cittadini del Triveneto, ha visto il coinvolgimento dell’Associazione Diabetici di Treviso, del Comitato Melograno e di Senior Veneto della Fondazione “Altre Parole” di Montebelluna; del Coordinamento Veneto Associazioni Parkinson; del Centro Servizi Volontariato di Belluno e di Treviso e del Credito Cooperativo, sempre molto attento al sociale.
Il contributo di CentroMarca Banca
CentroMarca Banca ha sostenuto la realizzazione delle puntate assieme a tutte le associazioni, al CSV, al Comune di Treviso e all’Aulss 2 che ha dato il patrocinio.
“Il progetto è un esempio di come fare rete tra associazioni di volontariato e istituzioni sia fondamentale; l’iniziativa è stata attuata in pochi mesi grazie all’entusiasmo dimostrato da tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo del nostro Istituto è quello di creare una sinergia di valore, essere di aiuto con ogni mezzo per superare questo periodo storico che ci sta mettendo a dura prova.
La tecnologia è diventata un mezzo indispensabile ed efficace, utile alle persone per dialogare, per socializzare e per andare oltre la solitudine” - commenta Claudio Alessandrini Direttore Generale di CMB.
“CentroMarca Banca, grazie a questa importante iniziativa, conferma la sua mission: essere vicina alle famiglie e fornire loro un supporto fondamentale – continua il Presidente di CMB Tiziano Cenedese – Ci impegniamo da sempre per dare il meglio, anche attraverso il sostegno a idee e alla volontà di persone, di associazioni, di volontari e di professionisti che, mossi da un’instancabile passione, riusciranno ad aiutare concretamente chi ne ha più bisogno”.
“Si tratta di un progetto inclusivo che l’Amministrazione comunale ha voluto sostenere con entusiasmo - sottolinea il sindaco di Treviso Mario Conte - Imparare le funzioni fondamentali dei dispositivi tecnologici che abbiamo a disposizione è particolarmente importante, anche per avere accesso ad informazioni e servizi oltre che per comunicare in tempo reale o con tempestività in caso di bisogno. E’ bello che queste iniziative nascano dalle sinergie fra istituzioni, privati e associazioni che si occupano e si interfacciano quotidianamente con anziani e persone con patologie e disabilità”.
“L'iniziativa ha l'importante obiettivo di contribuire a superare il divario digitale tra i cittadini che hanno accesso ai benefici del progresso tecnologico e dell'Innovazione e coloro, anziani in primis, che ne sono esclusi – commenta il Direttore Generale dell’Aulss 2 Francesco Benazzi- Per questo, a tutti coloro, associazioni, privati ed enti pubblici che hanno reso possibile questo progetto, va il mio più sentito ringraziamento”.
“Il nostro scopo è quello di aiutare i nostri associati, ad utilizzare smartphone ormai essenziali per “parlare” con l’esterno - commentano le associazioni promotrici attraverso Daniele Furlan Presidente del “Comitato Melograno” è confondatore di “Senior Veneto” che ha come scopo quello di promuovere l'invecchiamento attivo - Persone, talvolta in difficoltà che più di tutti hanno sofferto la solitudine durante questo anno di pandemia. Ringraziamo tutti gli attori attivi: il Direttore Generale dell’Aulss 2 di Treviso Francesco Benazzi, il Sindaco di Treviso Mario Conte con l’Assessore Gloria Tessarolo, il CSV, CentroMarca Banca, volontari e il comitato scientifico didattico composto da Luigi Clama, Orietta Zangiacomi, Luciano Arcuri e tutto il partenariato che fin da subito hanno dimostrato il loro interesse ed entusiasmo per questa iniziativa affiancandoci e supportandoci fattivamente nella sua realizzazione” commentano i rappresentanti delle associazioni coinvolte.
“Pillole di digitale - la ricetta ideale per imparare ad usare il cellulare” prevede la realizzazione, di 10 puntate da 15 minuti l’una che verranno trasmesse inizialmente dal Gruppo MediaNordEst (Antenna Tre e Rete Veneta) a partire da sabato 27 di marzo 2021. La programmazione è prevista il sabato alle ore 11.40 su ReteVeneta con replica, sulla stessa rete, il giorno successivo alle ore 20.00 e su Antenna Tre la domenica alle ore 13.30 e il martedì alle ore 11.40.
“Ci auguriamo che altri gruppi editoriali televisivi possano trasmettere le puntate di “Pillole di digitale” – auspica la Presidente dell’Associazione Parkinsoniani di Treviso Giovanna Grando - Non solo per l’utilità delle lezioni ma perché ciò che è stato realizzato rappresenta una nuova frontiera di cura e sostegno.
Siamo aperti a tutti, anche alla TV nazionali – prosegue la Presidente- affinché la parola inclusività possa rappresentare concretamente, in tutto il Paese, il suo vero significato”.
In parallelo al progetto, con il contributo del comitato scientifico si realizzerà una indagine attraverso la compilazione, da parte dei soci delle varie associazioni, di un questionario per capire quanto le lezioni del programma televisivo siano state efficaci a seconda dei diversi ambiti ai quali appartengono le persone che le hanno seguite.