Maltrattava gli anziani nella rsa, operatore socio-sanitario indagato torna a lavoro
In assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità giudiziarie, l’istituto non ha potuto adottare misure disciplinari
Un operatore sociosanitario di 48 anni, al centro di un’indagine per presunti maltrattamenti su 15 anziani di una RSA di Vittorio Veneto, sarebbe tornato recentemente a lavorare presso l’istituto, dopo un periodo di ferie "forzate" suggerito dalla direzione per ragioni precauzionali, nonostante le gravi accuse a suo carico (in copertina: immagine di repertorio).
Maltrattava gli anziani nella rsa
Il caso è emerso il 20 dicembre scorso, quando la Procura, supportata dai carabinieri del Nas, ha avviato un’indagine a seguito della denuncia di una famiglia che aveva notato lividi sospetti sul corpo di un loro parente anziano ospite della Cesana Malanotti di Vittorio Veneto.
Attraverso l’uso di microcamere e microfoni nascosti, gli investigatori hanno raccolto prove su presunti abusi e violenze psicologiche attribuiti all’operatore sociosanitario. Tra le accuse vi sono insulti agli anziani, gesti violenti come sollevare bruscamente ottantenni dalle sedie a rotelle e scaraventarli sul letto, oltre a un clima di paura creato durante i suoi turni.
Operatore socio-sanitario indagato torna a lavoro
Da quanto si apprende, nonostante le gravi accuse, il 48enne sarebbe tornato in servizio poiché, ad oggi, non sono stati emessi provvedimenti giudiziari nei suoi confronti. Il presidente della casa di riposo aveva inizialmente invitato il 48enne a prendersi una settimana di ferie per evitare tensioni con colleghi, ospiti e familiari.
Tuttavia, in assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità giudiziarie, l’istituto non ha potuto adottare misure disciplinari o ulteriori sospensioni.
L’operatore, pur ammettendo di essere stato interrogato dai magistrati, ha ribadito che non vi sono provvedimenti a suo carico e che alcuni episodi potrebbero essere attribuiti allo stress lavorativo.