Manodopera irregolare nella potatura dei vigneti: 14 lavoratori "abusivi" nel Trevigiano
Controlli intensificati nei giorni scorsi dalla Guarda di Finanza. Nei guai due aziende agricole che impiegavano lavoratori in nero.
Nei giorni scorsi, nel trevigiano, sono state concluse due distinte operazioni, che hanno portato all’individuazione di ben 14 lavoratori agricoli, impiegati nella potatura dei vigneti, la cui posizione di lavoro è risultata irregolare.
Manodopera irregolare nella potatura dei vigneti
Si sono intensificati, nell’ultimo periodo, i controlli delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso sulle irregolarità nell’impiego di manodopera, con particolare riferimento al settore agricolo e viticolo.
Nei giorni scorsi, nel trevigiano, sono state concluse due distinte operazioni, che hanno portato all’individuazione di ben 14 lavoratori agricoli, impiegati nella potatura dei vigneti, la cui posizione di lavoro è risultata irregolare.
Più nel dettaglio, il primo intervento, condotto dai finanzieri della Compagnia di Conegliano, ha riguardato 6 lavoratori, di nazionalità pakistana, intenti a prestare la propria opera di potatori, completamente in nero, in un vigneto nella disponibilità di un’azienda agricola di Orsago, forniti in appalto da un’ulteriore ditta, operante nella confinante provincia di Pordenone.
I controlli a Conegliano e dintorni
L’operazione ha preso spunto da una mirata attività di monitoraggio del territorio di Conegliano e dintorni, finalizzata proprio all’individuazione della manodopera impiegata “abusivamente” nel settore viticolo, particolarmente importante per l’economia del territorio, a tutela delle aziende agricole più virtuose, che favoriscono il regolare impiego nello svolgimento delle proprie attività.
All’esito delle attività di controllo, pertanto, è stato accertato che nei confronti dei sei lavoratori extracomunitari non era stata inoltrata alcuna comunicazione preventiva di assunzione da parte del datore di lavoro, in violazione della specifica normativa in materia di impiego.
Il secondo intervento delle Fiamme Gialle
Il secondo intervento, concluso dalle Fiamme Gialle di Vittorio Veneto, è nato dal controllo, alla barriera autostradale dell’A28 di Cordignano, di un veicolo commerciale a bordo del quale viaggiavano un afghano, titolare di una ditta di Casier, e 8 suoi dipendenti, afghani e pakistani.
Anche in questo caso, le indagini dei finanzieri hanno consentito di accertare che l’imprenditore straniero aveva impiegato, per la potatura dei vigneti presso un’azienda agricola – viticola della zona, 3 lavoratori completamente “in nero”, quindi privi di contratto di lavoro, copertura assicurativa e previdenziale, e 5 lavoratori, la cui posizione di impiego è risultata essere irregolare, non avendo, tra l’altro, mai ricevuto una busta paga.
Le due ditte di Pordenone e Casier, pertanto, oltre a vedersi contestate le sanzioni pecuniarie amministrative, per un importo che va da un minimo di 1.800 euro a un massimo di 10.800 euro per ciascun lavoratore, sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la sospensione dell’attività, prevista nei casi in cui la manodopera impiegata in nero sia pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.
Gli interventi testimoniano il continuo impegno profuso dalla Guardia di Finanza in questo settore economico, particolarmente strategico per il territorio locale, oltre che a tutela dei diritti dei lavoratori, al fine di evitare che siano sfruttati e sottoposti a condizioni lavorative non dignitose.