Emergenza Coronavirus

Mascherine antivirus in Veneto: partita in mano ai sindaci

Decessi saliti a 115 in Regione. Un bollettino di guerra lo ha definito Zaia. Stanno arrivando le mascherine di Grafica Veneta.

Mascherine antivirus in Veneto: partita in mano ai sindaci
Pubblicato:
Aggiornato:

Dati aggiornati a stamattina: 115 decessi in Veneto. Stanno arrivando le mascherine di Grafica Veneta.

Distribuzione imminente delle mascherine di Grafica Veneta

Un bollettino ancora preoccupante. E' quello diramato oggi, giovedì 19 marzo 2020, dal presidente della Regione, Luca Zaia, durante il consueto punto dalla sede della Protezione civile di Marghera. Dati non rassicuranti ancora, che fanno tenere alta la guardia e ribadire a tutti di "stare a casa".

I freddi numeri

Alle 12.30 di oggi risultano in Veneto oltre 10.100 persone in isolamento (frutto di politica tamponi e isolamento fiduciario), 3.484 positivi, 771 ricoverati ("la capienza di un ospedale provinciale", ha sottolineato Zaia) , di cui 209 terapia intensiva, dimessi 200, con 115 decessi.

"E' un bollettino di guerra. Se il Governo non adotta misure più restrittive su passeggi e corsette varie lo farò io con ordinanze regionali (verosimilmente entro domani, venerdì 20 marzo 2020, ndr.). Ci vuole almeno la chiusura dei negozi la domenica", ha ribadito il Governatore.

Confermato poi che il picco secondo i modelli matematici è atteso per metà aprile con "una occupazione importante delle terapie intensive". Al momento in Veneto ci sono 825 postazioni di terapia intensiva e la Regione vuole promuoverne l'acquisto da parte di generosi donatori. Il costo di ogni singola postazione è di 66mila euro. "Solo ieri, sulla parola che in Veneto conta ancora qualcosa, un donatore ne ha comprate 20".

Mascherine: partita in mano ai sindaci

Sui 2 milioni di mascherine messi a disposizione da Grafica Veneta, Zaia ha specificato:

"Ce le stanno consegnando e forse ne compreremo ancora. Ringrazio chi si è già messo a disposizione per distribuirle ai cittadini, come il mondo degli edicolanti".

Poi la parola è passata all'assessore Bottacin:

"Dalle province, dove arriveranno a breve, le mascherine verranno distribuite ai sindaci, che conoscendo il territorio e le sue priorità decideranno come e dove distribuirle supportati dalla Protezione civile". In alcuni casi verranno imbucati direttamente nella buca delle lettere, poi distribuite all'esterno di farmacie e supermercati e ospedali".

I primi 72mila pezzi sono stati recapitati ieri. La stessa Regione con un post pubblico su Facebook aveva spiegato le modalità di distribuzione:

"Si è già messa in moto la macchina della Regione per la distribuzione dei due milioni di nuove mascherine, prodotte gratuitamente da Grafica Veneta S.p.a. grazie all'imprenditore Fabio Franceschi.
Gli assessorati competenti hanno scritto ai Comuni, ai Centri per anziani, alle case di riposo, con indicazioni pratiche per la distribuzione. Le forniture verranno consegnate alle singole Amministrazioni comunali a cura della Protezione Civile: i sindaci dovranno favorirne la distribuzione il più capillare possibile. Nelle strutture per anziani e disabili, la distribuzione sarà direttamente a cura di Grafica Veneta. Sarà invece Azienda Zero a distribuire alle Ullss le mascherine per la consegna, all’esterno delle strutture, alle persone che, per qualsiasi motivo, frequentino gli Ospedali".

I "nostri" giovani

L'ultimo messaggio Zaia lo ha rivolto convintamente ai giovani veneti: "Spesso dipinti come menefreghisti o svogliati, come se fosse buona solo la generazione precedente, invece non avete idea di quanti ci stanno aiutando segnalandoci realtà e persone che non rispettano le regole. Un grande plauso a loro".

 

Seguici sui nostri canali