Tragedia Cavallino

Mercoledì i funerali di Carlo Panizzo, il bambino di 6 anni di Roncade annegato a Cavallino

La cerimonia funebre si terrà nella chiesa arcipretale di Roncade a partire dalle 10 di mattina, mentre martedì sera è prevista la recita del rosario

Mercoledì i funerali di Carlo Panizzo, il bambino di 6 anni di Roncade annegato a Cavallino
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Mercoledì 20 agosto sarà lutto cittadino a Roncade, in provincia di Treviso, per l’ultimo saluto a Carlo Panizzo, il bambino di soli sei anni tragicamente annegato a Cavallino-Treporti lo scorso 11 agosto. La cerimonia funebre si terrà nella chiesa arcipretale del paese a partire dalle 10 di mattina, mentre martedì sera è prevista la recita del rosario. I familiari hanno voluto lasciare un messaggio di speranza nel dolore: "Ci riabbracceremo".

Il dolore della madre

"Era lì davanti a me, ce lo avevo sotto gli occhi, poi non l'ho più visto".

Con queste parole, Dana Panizzo ha espresso il dolore per la perdita del figlio. La donna aveva portato Carlo al mare per una breve gita estiva, in una giornata di sole apparentemente tranquilla. In pochi attimi, la serenità si è trasformata in angoscia: il bambino stava giocando a pochi metri dalla riva, ma è scomparso nel nulla.

Carlo Panizzo

Convinta che il figlio fosse al sicuro, lo aveva lasciato giocare come ogni altro bambino. Nel tratto di mare di Ca' Pasquali, dove il fondale degrada lentamente, si erano formate insidiose buche di risacca, complici il vento e la corrente del mattino. "Poteva essere ovunque e non ho sentito nemmeno un urlo", ha raccontato la madre, che si è precipitata dai bagnini chiedendo aiuto intorno alle 16.

Sulla spiaggia era esposta bandiera rossa per la corrente forte in mare, come ha confermato il bagnino Enzo, che ha dato il via alla catena umana formata dai turisti per aiutare le ricerche.

"C'era la bandiera rossa perché era appena calata la bora da nord-est. Il vento nel pomeriggio si stava calmando ma la corrente era molto forte, c'era risacca perché stava calando la marea".

Vicino agli scogli, dove è stato ritrovato il corpicino, "c'erano onde e un forte risucchio verso il largo".

Le ricerche e la catena umana

La reazione sulla spiaggia è stata immediata. Andrea, uno dei bagnini in servizio, ha spiegato che in pochi minuti circa 600 persone si sono tenute per mano formando una lunga catena umana per perlustrate il tratto di mare palmo a palmo. Sono intervenuti la Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco, motovedette, elicotteri e unità specializzate. Nonostante l’imponente mobilitazione, Carlo è rimasto invisibile agli occhi di tutti per ore.

Le ricerche si sono estese anche sulla terraferma, nella speranza che il piccolo si fosse allontanato da solo. Ma con il passare del tempo, l’angoscia è cresciuta.

Il ritrovamento

Alle 2:45 di martedì notte, il sonar dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco ha individuato il corpo a circa 100 metri dalla riva, accanto al frangiflutti. Il comandante Carlo Metelli ha spiegato che il corpo si trovava a due metri di profondità, "adagiato sul fondale, non incastrato". La madre, nel frattempo, era stata accompagnata a riposare in una casa messa a disposizione dal Comune.

L'assessore Alberto Ballarin, presente sul luogo della tragedia, ha dichiarato: "Sono ore di grande tristezza, la nostra comunità è fortemente scossa. La spiaggia è sorvegliata, ma questa tragedia dimostra quanto basti un istante per perdere il controllo". Le candele accese e i messaggi lasciati sui sassi del frangiflutti hanno composto un piccolo altare spontaneo: peluche, conchiglie e disegni sono stati l’ultimo saluto al piccolo Carlo.

La giornata al mare e il cordoglio della comunità

La giornata al mare sarebbe stata pensata come una festa per il compleanno del bambino, che aveva compiuto sei anni appena tre giorni prima della tragedia. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo conoscitivo senza indagati, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Nel frattempo, Roncade e Cavallino-Treporti si stringono attorno alla famiglia Panizzo. La rete ha reagito con una doppia faccia: da un lato commozione e solidarietà, dall’altro una valanga di commenti durissimi contro la madre, accusata di negligenza. Un comportamento che molti ritengono inaccettabile: "Non si può attaccare una madre che ha appena perso un figlio", scrive una donna. Tante mamme hanno raccontato episodi simili, in cui bastano pochi secondi per perdere un bambino di vista in spiaggia. Le autorità invitano alla prudenza, ma anche alla comprensione: il mare, anche il più tranquillo, può nascondere pericoli invisibili, e il dolore non va mai sommato al giudizio.