"Mi sono inventata tutto": ritratta le accuse di violenza sessuale nei confronti del compagno della madre
Dopo quattro anni e un processo in corso che vede imputato un 50enne trevigiano, la giovane donna confessa: "Era troppo autoritario, volevo punirlo".
La giovane donna, minorenne all'epoca dei fatti, si sarebbe inventata tutto per ritorsione nei confronti del 50enne trevigiano, accusato di essere troppo autoritario con lei.
"Mi sono inventata tutto": ritratta le accuse di violenza sessuale nei confronti del compagno della madre
Si sarebbe inventata la violenza sessuale per punire il compagno della madre, da lei ritenuto troppo autoritario. Una vicenda che fa riflettere quella emersa nei giorni scorsi a Treviso, dove una giovane donna - all'epoca dei fatti minorenne - ha completamente ritrattato le sue accuse nei confronti del "patrigno", un 50enne trevigiano che per quella presunta (inesistente?) violenza sessuale era finito a processo.
La ragazza aveva denunciato tutto ai Carabinieri, facendo scattare un'indagine conclusa con l'imputazione dell'uomo. Ma oggi, a distanza di quattro anni, arriva la confessione: sarebbe stata tutta una ritorsione, un racconto inventato per punire l'uomo, che la giovane riteneva avere nei suoi confronti un comportamento troppo autoritario.
Dopo questo colpo di scena, il processo riprenderà ora tra un paio di mesi. Una versione, sostiene tuttavia la psicologa che segue la ragazza, mai sentita prima e che contrasterebbe con altri elementi emersi in fase istruttoria.