Minacce di morte e botte ai genitori: 24enne trevigiano arrestato
Quando sono arrivati in zona Santa Maria del Sile gli agenti hanno trovato il giovane intento a discutere col padre brandendo una pala.
Un 24enne trevigiano denunciato per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minaccia a Pubblico ufficiale e tentato furto aggravato.
Stava discutendo col padre
Nella tarda serata di mercoledì scorso, 29 luglio 2020, personale operante della Questura di Treviso ha tratto in arresto in flagranza di reato tale Z.A., soggetto già noto a questo Ufficio, per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minaccia a Pubblico ufficiale e tentato furto aggravato. Giunti sul posto gli equipaggi delle volanti hanno trovato il giovane 24enne trevigiano nei pressi del cancello carraio della villetta ove vive in zona Santa Maria del Sile intento a discutere con il padre, brandendo minacciosamente una pala. Alla richiesta degli operatori di deporre l’arnese, il giovane ha iniziato ad imprecare nei confronti degli stessi e del genitore, minacciando lui e la madre di morte e scadendo in altre imprecazioni, pertanto è stato prontamente fermato per essere accompagnato in Questura.
Botte alla madre
Nel corso del controllo il giovane ha cercato addirittura di sottrarre l’arma in dotazione ad uno dei poliziotti e regolarmente riposta nella fondina, tentativo frustrato dalla pronta reazione degli operatori. I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti, allorquando il giovane ha colpito con violenza e per futili motivi la madre al volto provocandone la caduta e cagionandole una profonda ferita che è stata successivamente medicata al Pronto soccorso del locale nosocomio. La condotta dell’arrestato si inserisce in una serie di episodi di violenze fisiche e vessazioni psicologiche a cui lo stesso ha sottoposto nel corso del tempo la famiglia, con continue richieste di danaro e minacce più o meno velate all’incolumità dei genitori.
Ora è in carcere
Durante la stesura degli atti inoltre, il soggetto in più occasioni ha colpito con svariati e violenti calci la porta della stanza ove si trovava momentaneamente ristretto in attesa di essere condotto in carcere su diposizione del P.M. di turno. In particolare il Z.A., insofferente e conscio della gravità delle accuse che gli sono state mosse, ha cominciato ad urlare ed a colpire ancora più violentemente la porta e le pareti della stanza, cercando addirittura di aggredire gli operatori che stavano procedendo agli atti. Una volta calmatosi, il giovane è stato successivamente accompagnato presso la Casa Circondariale di Treviso ove si trova tuttora ristretto in attesa di convalida.