Treviso

Minaccia con un coltello il titolare del locale e si fa consegnare 100 euro

Aveva minacciato anche un avventore del locale intento a giocare alle macchinette video-poker.

Minaccia con un coltello il titolare del locale e si fa consegnare 100 euro
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I Carabinieri della Compagnia di Treviso, all’esito di attività d’indagine svolta sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito nelle scorse ore un’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di un 32enne di origini marocchine indagato per i reati di rapina aggravata, minaccia aggravata e molestie continuate.

Minaccia con un coltello il titolare del locale

L’attività investigativa ha avuto inizio nelle fasi immediatamente successive alla rapina avvenuta presso un esercizio pubblico del comune di Quinto di Treviso ove il 17 settembre scorso l’indagato aveva minacciato il titolare puntandogli un coltello da cucina all’addome costringendolo poi a consegnargli una banconota da 100 euro.

Nel frangente, anche un avventore del locale, intento a giocare alle macchinette video-poker, veniva minacciato con il coltello e insultato dallo straniero che infine si allontanava dal locale non prima di avere scaraventato a terra tutti i bidoni di rifiuti del bar e del condominio attiguo.

I precedenti

La pericolosità del soggetto tratto in arresto dai militari dell’Arma è stata confermata anche dalle gravi condotte dello stesso nei giorni immediatamente antecedenti e successivi alla rapina. La sera del 13 settembre u.s. nel locale ove era avvenuta la rapina lo straniero, in evidente stato di alterazione, aveva avuto un acceso diverbio con un avventore cui aveva danneggiato l’autovettura scagliando contro la carrozzeria un bidone dei rifiuti preso nei pressi e i Carabinieri erano dovuti intervenire per riportare la calma, salvo poi dover successivamente tornare in forze in loco, la stessa sera, poiché l’indagato aveva iniziato a litigare con i passanti, a urlare e lanciarsi in mezzo alla strada con grave pericolo per sé e per la circolazione. I militari dell’Arma lo sanzionavano, nel frangente, per ubriachezza, minaccia e molestie.

La notte del successivo 20 settembre, appena tre giorni dopo la rapina, l’indagato veniva nuovamente controllato nella pubblica via, in Quinto di Treviso, da una pattuglia di Carabinieri dopo che un cittadino aveva segnalato la presenza di un uomo in stato di alterazione che creava fastidio con urla e schiamazzi. Avvicinatisi, gli operanti notavano che dai pantaloni dello straniero spuntava il manico di un oggetto poi rivelatosi una mannaia, sequestrata. In questo caso l’indagato veniva denunciato in stato di libertà per porto di armi o oggetti atti a offendere.

In forza al provvedimento restrittivo eseguito, il cittadino marocchino è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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