Mirko Artuso, viandante dei tempi moderni, ha fatto tappa a Levada di Pederobba

Lo scrittore e attore è stato impegnato in un cammino in otto tappe dalla sorgente del fiume Piave, a Sappada, fino a Salgareda.

Mirko Artuso, viandante dei tempi moderni, ha fatto tappa a Levada di Pederobba
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Mirko Artuso, viandante dei tempi moderni, ha fatto tappa a Levada. Il popolare personaggio della cultura trevigiana si è fermato in frazione Levada, incontrando i residenti rimasti a vivere dell’antico borg. Lo scrittore e attore è stato impegnato in un cammino in otto tappe dalla sorgente del fiume Piave, a Sappada, fino a Salgareda, il suo paese natale.
Un cammino lungo il Piave suddiviso in otto tappe quello percorso dall’attore e scrittore trevigiano Mirko Artuso. Da Sappada a Longarone, Belluno, Santa Giustina, Pederobba (nella frazione di Levada), Nervesa, Maserada e infine il suo cammino è terminato a Salgareda, il paese scelto da Goffredo Parise per trascorrere gli ultimi anni della sua vita in mezzo alla natura.
Tra i luoghi dove Artuso ha chiesto ospitalità, anche il piccolo borgo storico di Levada dove è stato accolto con calore e simpatia dalla gente del posto, prima di fare una visita nell’antico e suggestivo borgo di Stramare, a Segusino ospite di un noto cultore storico, Mariano Lio, e trascorrere la notte presso una famiglia di Pederobba nei pressi dell’Asolo Golf Club.
«Un viandante dei tempi moderni» lo ha definito Marco Baratto appassionato di storia locale, che ha accolto Mirko Artuso, assieme a Dino De Lucchi un altro cultore della storia di Levada e non solo. L’attore e scrittore trevigiano ha attraversato località suggestive sostando laddove architetture e paesaggi o semplici saluti glielo suggerivano. Nella sesta tappa del suo faticoso e suggestivo percorso Artuso è stato accolto in quelle vie strette e caseggiati storici e corti famigliari di Levada, dalla semplicità dei paesani. Una sosta obbligata nel tardo pomeriggio per un aperitivo di una volta, quel buon vino che invitava la gente alla famigliarità e all’amicizia e alle quattro ciacole che le hanno riempito il cuore.
»Un borgo sorprendente e un gruppo di amici che stanno scoprendo che dalla storia si possono ricavare importanti suggerimenti per il futuro – ha sottolineato lo stesso Artuso. Un pomeriggio piacevole – continua Artuso. Ho raccontato loro la storia dell’angelo di Marquez nel cortile della bella casa di Elisa con alle spalle un bellissimo affresco».
E come ricordo di quella, seppur breve visita, nello zaino dell’ospite viaggiante, una pagnotta con farina di fagioli (panstrohafan) con un taglio a croce, come quando veniva donata ai viandanti, e una collana con un sasso forato come ricordo. E la promessa di ritornare al più presto in paese magari alla festa del patrono San Michele o alla prossima festa del Fagiolo Borlotto Nano di Levada a settembre. E l’invito, da parte di Artuso agli amici di Levada, di presenziare alla tappa finale di Salgareda dove sono stati accolti con un caloroso appaluso, e da significativi incontri dei numerosi ospiti presenti alla serata conclusiva del «viandante» attore e scrittore trevigiano.

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