Monte Grappa, l’assemblea dei delegati
Oltre 250 rappresentanti dei 66 gruppi della sezione si sono riuniti al Teatro di Rosà. Ospite d’onore il sergente medaglia d’oro Andrea Adorno.
Monte Grappa, l’assemblea dei delegati
Sono stati oltre 250 i delegati dei gruppi della sezione Monte Grappa che domenica 10 marzo, hanno partecipato all’assemblea annuale ospitata al Teatro Monte Grappa di Rosà. A fare gli onori di casa il capogruppo degli Alpini Mario Baggio che ha accolto i partecipanti nella sede del gruppo al Parco delle Rose.
Le autorità presenti
Molte le autorità presenti: gli assessori regionali Manuela Lanzarin e Elena Donazzan, i sindaci Paolo Bordignon e Riccardo Poletto, il Generale di Corpo d’Armata Gianfranco Rossi, il Generale di Brigata Donato Lunardon, il Colonnello Stefano Fregona che hanno accompagnato il corteo nella sfilata fino in Piazza Serenissima e poi al Teatro. Ospite d’onore della giornata il Sergente Andrea Adorno, Medaglia D’Oro al Valor Militare, primo graduato dell’Esercito ancora in vita ad ottenere tale onorificenza.
L’analisi del presidente
Ad aprire i lavori il presidente Giuseppe Rugolo che ha dettagliatamente illustrato programmi e attività del 2018 della sezione Monte Grappa. L’anno appena concluso ha visto un decremento della sezione di 107 unità contro un aumento di 16 nuove iscrizioni per un totale di 7.595 Alpini e 66 Amici degli Alpini. Il numero dei soci nel 2018 ha registrato un definitivo decremento di 25 unità. Un’emorragia di iscrizioni a cui si è cercato di far fronte con la ricerca di dormienti. Il 2018 è stato definito un anno impegnativo. Tra i tanti impegni quello straordinario delle Alpiniadi, disputate a giugno nel territorio della sezione Monte Grappa e poi l’intersezionale, l’adunata nazionale a Trento, il raduno Triveneto a Vittorio Veneto, le attività ordinarie di rappresentanza istituzionale annuali e straordinarie, le attività di affiancamento al personale militare del Sacrario di Cima Grappa, la gestione della caserma Monte Grappa, l’impegno sociale a Conca d’Oro e villa san Giuseppe, gli interventi di emergenza nelle zone colpite dal maltempo, l’attività addestrativa, il museo. Costi di organizzazione, partecipazione, criticità e punti forti. Sopra a tutto l’orgoglio di un grande gruppo che fa appello al profondo legame con la storia e al forte senso di appartenenza che lega a un passato di cui essere orgogliosi. «Se c’è stato un senso nella celebrazione e nel ricordo del Centenario lo dobbiamo a quello che hanno fatto queste sezioni, portatrici di profondi valori quali la memoria, la fratellanza, la solidarietà con una presenza costante, discreta ed efficace». Puntualizzata la proposta per il 2020 che vuole far coincidere l’intersezionale col raduno triveneto.
L’anno 2019
Il 2019 sarà l’ultima edizione distinta e vedrà gli Alpini ospiti a Valdagno nei giorni 6 e 7 aprile con tutte le eccellenze, dalla fanfara al coro. Uno sguardo al centenario di quest’anno che a Milano festeggia la fondazione dell’Associazione Alpini e all’anno prossimo col centenario della Monte Grappa. «Che tutti possiamo essere veri e degni eredi delle glorie dei nostri avi che sapevano fare dell’umiltà e dignità le virtù principali da esibire – ha concluso il Presidente Rugolo – Dobbiamo legare le nostre gesta ai valori basilari del nostro statuto sublimando la fede laica alla gioia del dare gratuitamente senza chiedere nulla in cambio. Questo deve essere il mantra guida per tutti, per permetterci di percorrere insieme altrettanta strada. Con queste virtù sapremo superare i cambiamenti che i tempi ci impongono con la capacità di saperci rinnovare e adattare. Dovremo saper trovare il giusto equilibrio tra il rinnovamento e la tradizione coniugando la storia con l’innovazione. Noi esistiamo per fare memoria, ognuno con le proprie capacità».